Politica

Mentana striglia Santoro "Diversamente liberi? La libertà è una sola"

Il conduttore del Tg di La7 replica a Santoro: "Un lavoro informativo libero porta consenso e fidelizzazione del pubblico, e tutela il giornalista rispetto all'azienda che ne ospita i programmi"

Mentana striglia Santoro 
"Diversamente liberi? 
La libertà è una sola"

"Caro Michele, tu affermi che siamo diversamente liberi, ma io non so cosa voglia dire: non abbiamo mai lavorato insieme, e per quanto mi riguarda so che la libertà non è mai relativa". Enrico Mentana ha scelto le colonne del Corriere della Sera per rispondere a Michele Santoro che lo accusa di difendere il potere dopo la rottura delle trattative tra il conduttore di Annozero e La7.

Mentana, forte della sua esperienza a Mediaset, dice di aver imparato che "i principali ingredienti della libertà sono due, l'intransigente necessità di esercitarla per fare il nostro mestiere, e il successo che ne consegue. Un lavoro informativo libero porta consenso e fidelizzazione del pubblico, e tutela il giornalista rispetto all'azienda che ne ospita i programmi". Argomenti noti allo stesso Santoro, che negli anni in Rai ha sempre risposto alle critiche ricordando il successo della sua trasmissione che permetteva ripagare i costi con gli introiti pubblicitari e non con il canone. 

"Avrò fatto bene o male - insiste Mentana - ma nella videoteca non troverai una sola marchetta per questa o quella casa automobilistica, per questo o quello stilista, per questa o quella azienda pubblica o provata (Telecom compresa)". E Chicco ci tiene a sottolineare la sua indipendenza dalla politico oltre che dalle aziende: "Non telefono ai politici né loro mi telefonano".

E il botta e risposta continua: Santoro lo accusa di avere un atteggiamento diverso - diversamente libero, appunto - nei confronti dei poteri forti, e Mentana replica: "Siamo diversi, certo. Eppure credo che la nostra libertà sia la stessa, identica anche a quella del cittadino che sceglie da chi farsi informare e come".

Infine quello che sembra essere il vero casus belli: il passaggio di Santoro a La7: "Mi sono battuto in tutti i modi perchè tu venissi a La7. Per questo sono arrivato a proporre di addossarmi la responsabilità del tuo programma, così da superare l’impasse tra te e l’amministratore delegato Stella.

Ora Telecom Italia Media ha risposto formalmente, si prende la responsabilità della rottura e anche della bocciatura della mia offerta di copertura del tuo programma".

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