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I pediatri: i bambini che dormono di più vanno meglio a scuola

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) offre alle famiglie qualche utile consiglio per favorire il sonno dei figli. Un bambino tra i tre e i cinque anni dovrebbe dormire almeno dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 9-10 ore dai 6 ai 10 anni e almeno 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni.

Suona la campanella del primo giorno di scuola e si torna alle abitudini dimenticate in vacanza. Prima di tutto quella di solito odiatissima dai ragazzi: la sveglia presto al mattino. Di solito la sera d'state si tende a fare un po' più tardi ed è difficile rimettere in riga i bambini.
La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha deciso di stilare un breve vademecum per rispondere ai tanti dubbi che assalgono le mamme in occasione del rientro in classe, spesso vissuto in maniera negativa dai propri figli,per aiutarli ad affrontare al meglio il repentino cambio dei ritmi di veglia e sonno.
«Per superare il difficile ritorno a scuola e garantire un buon rendimento durante l'anno è importante innanzitutto dormire bene -sostiene Giuseppe Di Mauro, pediatra e Presidente SIPPS- L'importanza del sonno viene troppo spesso sottovalutata dalle mamme, quindi i bambini e gli adolescenti di oggi si trovano ad affrontare troppi impegni e a vivere stimoli eccessivi che disturbano il riposo notturno».
Infatti, come emerge da uno studio condotto recentemente dall'Università dell'Alabama, a Birmingham, i bambini che non dormono a sufficienza difficilmente riescono ad ottenere buoni risultati scolastici, poiché la privazione del sonno incide negativamente sulla memoria, sulla capacità di giudizio, sull'attenzione e sulla stabilità emotiva.
Ma quali sono gli accorgimenti necessari per guidare un bambino o un adolescente verso un corretto ritmo sonno-veglia? Giuseppe Di Mauro risponde alle domande più frequenti poste dai genitori. Da quando è tornato a scuola, si lamentano spesso le famiglie, il figlio dorme poco e di notte è agitato. Come mai e che cosa si può fare? Per garantire un rientro graduale e piacevole a scuola,suggerisce Di Mauro, è opportuno iniziare da subito ad alimentarsi bene, a svolgere attività fisica durante il giorno. Vanno assolutamente vietati televisione e videogiochi nelle ore serali, che possono creare ansia e agitazione alterando i normali ritmi del sonno.
E che cosa si può fare se un ragazzo si addormenta in classe?. No ai farmaci, raccomandano i pediatri. E sono sconsigliati pure altri tipi di sostanze che si trovano facilmente in commercio per migliorare l'attenzione e le prestazioni. Una sana alimentazione, un po' di movimento e un adeguato numero di ore di sonno garantiscono il miglioramento del rendimento scolastico. In particolare, la prima colazione deve offrire la giusta quantità di zuccheri, vitamine e grassi necessari per affrontare la giornata. Un'altra sana abitudine è praticare con regolarità attività fisica, che aiuta a scaricare lo stress e a conciliare il sonno.
I ragazzi che si addormentano in classe sono pochi ma quelli distratti e svogliati invece sono addirittura la maggioranza. Che cosa fare in questo caso? Se un bambino presenta svogliatezza e pigrizia durante le ore scolastiche è molto probabile che non abbia dormito a sufficienza durante le ore notturne. Questo fenomeno è abbastanza comune nei ragazzi. Addirittura, un recente sondaggio rivela che 60 per cento degli adolescenti al di sotto dei 18 anni si lamenta di essere stanco durante il giorno e oltre il 15 per cento ha ammesso di addormentarsi a scuola e una delle cause principali risiede proprio nelle ore di sonno.

Quindi occorre dormire di più, ma quanto? Quante ore dovrebbe dormire un bambino o un ragazzo per affrontare al meglio gli impegni della giornata? Secondo i pediatri un bambino tra i tre e i cinque anni dovrebbe dormire almeno dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 9-10 ore dai 6 ai 10 anni e almeno 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni.

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