Scienze e Tecnologia

Insonnia? Attenti al tablet

Usate il vostro tablet un po’ come la copertina di Linus e non ve ne separate neanche quando arriva il momento di andare a letto? Attenzione il vostro sonno potrebbe essere a rischio

Una bimba legge il tablet nel letto
Una bimba legge il tablet nel letto

Usate il vostro tablet un po’ come la copertina di Linus e non ve ne separate neanche quando arriva il momento di andare a letto? Attenzione il vostro sonno potrebbe essere a rischio. Secondo i risultati di una ricerca portata avanti dal Rensselaer Polytechnic Institute di New York adoperare i tablet prima di addormentarsi può portare seri problemi di insonnia. In che modo? La luce bluastra emessa dai dispostivi multimediali come gli iPad di Apple e i Galaxy Note di Samsung viene identificata come luce del giorno, convincendo il cervello che sia ancora l'ora di rimanere svegli. La luce blu, infatti, tende a sopprimere la produzione di melatonina, una sostanza chimica presente nel nostro cervello che ci aiuta a prendere sonno. Al contrario, non si riscontra alcun effetto collaterale quando l’emissione di luce è rossa o arancione. I ricercatori spiegano questa differenza di reazione del nostro cervello, ipotizzando che probabilmente associamo le tonalità del rosso a quelle del tramonto e quindi alla fine del giorno e suggeriscono ai produttori di tablet di prendere in considerazione questa scoperta.

In neurologia il fatto che stare troppo davanti agli schermi prima di andare a dormire possa disturbare il sonno è un concetto noto. La diffusione di smartphone e tablet, però, ha amplificato il problema. Sono sempre di più gli utenti che non rinunciano a navigare in rete, controllare la posta o leggere articoli sui tablet proprio prima di andare a dormire. E sul sonno, si sa, non si scherza. Una persistente interruzione del riposo notturno può portare gravi conseguenze come l’aumento del rischio di obesità e persino il cancro al seno.

I ricercatori si sono quindi raccomandati che “se proprio non si può rinunciare a questa insana abitudine quanto meno è bene cercare di limitarne il più possibile il tempo di utilizzo”. Perché non tornare al caro vecchio e sano libro?

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