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Tutti i numeri della sfida

La battaglia per il controllo del Senato si gioca su 36 seggi in palio: 21 in mano ai democratici, 15 ai repubblicani. Per centrare l'obiettivo il Gop deve strappare sei seggi ai democratici

Tutti i numeri della sfida

Le elezioni di midterm cadono a metà del mandato presidenziale e prevedono il rinnovo di tutti i 435 membri della Camera dei rappresentanti (il cui mandato dura due anni), ed un terzo dei 100 senatori, che hanno un mandato di sei anni. Quest'anno sono in tutto 36 i seggi da rinnovare (ci sono anche alcune elezioni suppletive). Vediamo qual è il quadro di partenza: 21 dei seggi in palio sono in mano ai democratici, 15 ai repubblicani. I democratici, che fino ad ora controllano il Senato, dispongono di 53 seggi. I repubblicani ne hanno 45. Ci sono anche due indipendenti che solitamente votano con i democratici. Per cercare di ottenere la maggioranza i repubblicani devono strappare sei seggi ai democratici. Possono farcela? Scopriamolo insieme.

Al momento possono contare su vittorie praticamente certe in South Dakota, West Virginia e Montana, dove i democratici in carica hanno lasciato. Hanno buone prospettiva anche in almeno quattro - Alaska, Arkansas, Colorado e Louisiana - degli altri duelli, in tutto 10, ancora aperti. Se i senatori democratici in carica sembrano aver migliorato le proprie posizioni in Carolina del Nord e New Hampshire, i repubblicani sperano in una vittoria in Iowa. I sondaggi danno ottime possibilità ai repubblicani di vincere almeno sei seggi e quindi di prendere il controllo del Senato, e di tutto il Congresso.

Ma non è da escludere che nel futuro Senato i giochi possano essere decisi da due senatori indipendenti. Si tratta di Angus King del Maine, che attualmente vota con i democratici ma si è già detto aperto a collaborare con i repubblicani, e di Greg Orman, candidato indipendente del Kansas che sfida il senatore repubblicano Pat Roberts.

I repubblicani sono convinti di farcela e i loro strateghi spingono il Gop ad allargare la battaglia elettorale anche alla Camera, inserendo nella lista degli obiettivi anche seggi finora non presi in considerazione. Ad esempio in Iowa, Nevada ed in altri stati. Al momento i repubblicani hanno alla Camera una consistente maggioranza di 234 deputati contro i 199 democratici ma la campagna del Gop accarezza l'idea di conquistare la prossima settimana 12 nuovi seggi, arrivando quindi a 246, la maggioranza record registrata dai repubblicani dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

"I numeri sono negativi per i democratici da mesi, ma ora i repubblicani vedono che hanno opportunità in distretti dove finora pensavano di non averne", sintetizzava qualche giorno fa Nathan Gonzales del Rothenberg Political Report. Resta da vedere se la prospettata vittoria repubblicana sarà destinata a rafforzare all'interno del partito il Tea Party, movimento ultraconservatore ai ferri corti con l'establishment del partito. Sono sei, forse otto, i candidati del Tea Party che con ogni probabilità vinceranno un seggio al Camera in distretti super sicuri nel profondo Sud, prendendo così il posto di deputati repubblicani moderati che hanno sconfitto alle primarie.

- Previsioni voto Senato (vedi mappa Stato per Stato a cura dell'Ispi)

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