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"Due milioni di clandestini pronti a salpare per l'Italia"

Gli immigrati arrivati in Sicilia riferiscono ai soccorritori dell'imminente invasione: le coste libiche sarebbero affollate di persone che partiranno appena migliorerà il tempo

"Due milioni di clandestini pronti a salpare per l'Italia"

Ragusa - «Due milioni di persone sono pronte a salpare. Le coste libiche pullulano di migranti. In molti temono il mare grosso di questo periodo. Ma col bel tempo verranno in Italia». Le parole riferite ai soccorritori da alcuni immigrati salvati in mare e trasportati al porto di Pozzallo hanno tutta l'aria di una profezia che si avvererà. È un quadro funesto che presagisce una nuova ondata migratoria che non avrà nulla da invidiare a quella della scorsa estate. La seconda puntata dell'esodo di interi popoli sembra avere avuto inizio.

Dopo il recente decremento di partenze dalla Libia dovuto alle cattive condizioni meteo, da qualche giorno sembra che si sia tornati a pieno regime, malgrado il tempo non sia ancora dei migliori. Barconi e gommoni fatiscenti partono con un carico di disperati e di speranze. E nessuno può fornire garanzie circa l'assenza a bordo di possibili infiltrati di bande criminali armate o, peggio ancora, dell'Isis che minaccia l'Occidente. Del resto le inchieste aperte in tal senso non fanno che avvalorare i sospetti. Le fotografie rinvenute tempo fa sui cellulari di qualche immigrato immortalato con mimetica e kalashnikov non fanno ben pensare, tanto che la Procura di Ragusa ha passato la segnalazione a quella di Catania, che ha aperto un'inchiesta. Le navi di Frontex intervengono in soccorso dei natanti carichi di immigrati, spesso sforando la linea di demarcazione indicata dalla missione, e, italiane o meno che siano, ecco che fanno rotta in Sicilia. Anche nei giorni scorsi un intervento di soccorso effettuato a sud dell'Isola dei Cavalieri dal mercantile maltese «Happy Venture», che ha recuperato 368 migranti originari del Centro Africa che si trovavano a bordo di quattro gommoni in precarie condizioni di galleggiamento, si è concluso sulle coste siciliane non certo su quelle maltesi.

Tra i passeggeri c'erano i 104 giunti per Santo Stefano al porto di Pozzallo, tra cui anche un giovane deceduto per asfissia da annegamento durante la traversata partita dalle coste libiche. Nella stessa giornata altri 91 sono stati recuperati dalla Marina militare un attimo prima che il loro gommone affondasse. Immigrati che si vanno ad aggiungere al «pacco» di Natale di 1.300 disperati arrivati sulle coste siciliane. Un «dono» che preoccupa gli italiani onesti, ma fa felice chi del business degli immigrati ha fatto una ragione di vita, come la cricca di Mafia capitale che sul fenomeno dell'immigrazione ha fondato il suo impero.

Forze dell'ordine al lavoro, medici altrettanto. La polizia giudiziaria iblea ha arrestato ieri lo scafista del gommone con morto a bordo. Dovrà rispondere di morte come conseguenza di altro reato oltre che di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le organizzazioni criminali che si occupano delle traversate si stanno, però, facendo più accorte. A finire in manette sono gli scafisti dell'ultima ora, i disperati arruolati sul posto in cambio della traversata gratuita, mentre quelli navigati - che possono sempre servire - si stanno attrezzando con imbarcazioni più grandi dotate di pilota automatico che viene inserito poco prima di abbandonare la nave e fare rientro in patria lasciando i passeggeri in balia del destino.

Ricoveri e controlli in ospedale sono all'ordine del giorno. Per Natale è stato individuato un caso sospetto di tubercolosi e malaria. Il paziente è stato isolato e trasferito sulla nave Etna che è dotata di un'area ad alto bio-isolamento, per poi essere ricoverato in una struttura sanitaria idonea. Numerose le donne incinte che devono essere sottoposte a controlli soprattutto a causa delle pessime condizioni di viaggio tra freddo, disidratazione e scarsa alimentazione, e nell'ultimo sbarco a Pozzallo c'erano due ustionati, che sono stati ricoverati nell'ospedale di Ragusa.

Insomma non c'è da starsene con le mani in mano, mentre si attende che qualcuno di competenza intervenga per stoppare a monte questo ennesimo pazzesco tentativo di trasbordare interi popoli in Italia.

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