Cronache

Mutandine usate? Il business è venderle online

Per prima cosa si deve scegliere lo slip che si vuole acquistare e poi si comunica per quanti giorni deve essere indossato

Mutandine usate? Il business è venderle online

Mutandine usate? Pensavate di lavarle, scordatevelo. Adesso il business è venderle, rigorosamente usate. I più schizzinosi staranno già lasciando andare a smorfie di disgusto, ma, si sa, ormai bisogna aspettarsene di tutti i colori. Una moda che arriva dal Giappone e che approda in Italia con il progetto imprenditoriale Used Pantie, nato dall’idea di due giovani ragazze che hanno "certificato" che anche nel mercato italiano, c'è spazio per gli slip usati. Infatti, la clientela non manca di certo. La protagonista del sito (e proprietaria della biancheria intima) è Camilla Belvedere (il nome è di fantasia), la ragazza dai capelli scuri e dalle labbra carnose, che la domenica a pranzo guarda i film di Fellini e Monicelli e, anziché fare il bucato, dopo averla indossata, vende online la sua biancheria intima. "I miei slip - racconta Camilla sul sito "www.usedpanties.sexy" - sono veri gioielli da tenere sotto il cuscino e tirar fuori quando si ha voglia di divertirsi con pizzi e merletti colorati."

Che si tratti di perizomi, brasiliane e culottes, non è importante. Tutti i modelli sono esposti nella vetrina dell’atelier virtuale per i feticisti della mutandina usata made in Italy. Aggiudicarsene un paio è facilissimo: basta andare sulla homepage del sito, scegliere lo slip che si vuole acquistare e poi comunicare i giorni che Camilla lo dovrà indossare (massimo tre). Una volta effettuato il pagamento, l’articolo verrà recapitato direttamente a casa del cliente, chiuso in un’invitante confezione, con tanto di foto e sorprese speciali. Rigorosamente non lavato.

Primato assoluto in Italia per il progetto artistico e imprenditoriale lanciato da due amiche, una pugliese, l’altra abruzzese, è supportato anche dai rispettivi fidanzati. "Ci ritrovavamo spesso a scherzare riguardo all'idea di vendere intimo usato per arrotondare un po’ - racconta una delle due ragazze - e, alla fine, una sera come tante altre, ci siamo dette di provare. Certo, era fondamentale riuscire a creare un prodotto diverso, perché questo business, nato in Asia, esisteva già anche nel mondo occidentale. Quello che ci siamo chieste subito è stato cosa potessimo dare di più allo strano mondo dei feticci. Spesso etichettato come ‘roba’ per pervertiti e depravati, abbiamo semplicemente deciso di tentare di riscattare questo fenomeno dai tanti luoghi comuni della gente.

Così, con un tocco di eleganza, di classe e un pizzico di ironia, è stato creato un articolo per una sessualità differente, al passo con i tempi, ma nel rispetto della tradizione e del gusto italiano, che ci hanno formato."

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