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Libri gay, Brugnaro zittisce Elton John: "Ha l'arroganza dei ricchi"

Scontro scatenato dal ritiro dei libri gender dalle biblioteche delle scuole pubbliche. Il cantante attacca: "La mia Venezia affonda". Il sindaco lo sfida: "Vuoi salvarla? Fora i schei!"

Libri gay, Brugnaro zittisce Elton John: "Ha l'arroganza dei ricchi"

"Caro Elton John lei mi offende per sostenere le sue ragioni ma credo che rappresenti bene solo l'arroganza di chi è ricco e può fare tutto". Basta un tweet al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per mettere a tacere il cantante inglese che ieri lo aveva definito "bifolco e bigotto" per aver messo al bando dalle scuole i libri che hanno come protagonisti coppie dello stesso sesso. "Caro ricco Elton John - aggiunge in un altro tweet - lei che ama così tanto la mia città, oltre a comprarsi una casa, quali risorse ha mai offerto per salvare Venezia?".

"Questo è uno dei libri di racconti preferito dalla famiglia Furnish-John e racconta di un mondo all inclusive, dove le famiglie sono di tutte le forme, dimensioni e colori. E, cosa molto importante, le famiglie sono un fatto d’amore. I nostri figli lo adorano". È questo l’incipit del testo con cui ieri Elton John ha accompagnato la pubblicazione su Instagram della coloratissima copertina di The family book, un libro di Todd Parr. Qualche riga dopo il linguaggio cambia per attaccare violentemente Brugnaro. Al baronetto inglese non è andata giù la scelta dell'amministrazione comunale di bandire dalle biblioteche delle scuole comunali libri su famiglie con genitori omosessuali. "All’angolo opposto - ha scritto ieri Elton John usando una espressione puglistica - c’è Luigi Brugnaro". Che al musicista appare "estremamente sciocco" per avere "stupidamente scelto di politicizzare libri per bambini, vietando titoli che raccontano di famiglie omosessuali che vivono felici e contente". Brugnaro, per la star inglese, "invece di incoraggiare un mondo basato sulla inclusività, la tolleranza e l’amore, difende una società futura che discrimina e favorisce l’ignoranza". Insomma, ha infine concluso il cantante inglese, "la meravigliosa Venezia sta affondando ma non così rapidamente come il bifolco e bigotto Brugnaro".

Gli insulti e l'invasione di campo di Elton John non sono affatto piaciuti alla politica italiana. Se da una parte il governatore del Veneto Luca Zaia invita a non usare il città lagunare come "un campo di battaglia per chi vuole dire qualcosa", il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni suggerisce al baronetto di "continuare a cantare". "Non credo proprio - commenta la Meloni - che i veneziani vogliano essere rappresentati da una persona che ha affittato l’utero da una donna che aveva bisogno di soldi per appagare il proprio desiderio di genitore, ignorando il diritto di un bambino ad avere un padre e una madre". Simone Furlan, leader dell'Esercito Forza Silvio, non fatica ad accusare Elton John di "farneticazioni": "Dovrebbe fare il clown, probabilmente avrebbe più successo che come cantante". Brugnaro, dal canto suo, non si lascia intimidire dagli insulti. Anzi, rilancia sfidando tutti i progressisti (italiani e non): "Caro Elton John & compari vari la sfido a donare risorse vere per salvare Venezia.

Passiamo ai fatti, fora i schei!".

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