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Bnbsitter, la startup italiana che aiuta i proprietari di casa

Se quando qualcuno affitta il proprio appartamento non ha tempo e voglia di occuparsi delle mansioni meno gratificanti come la pulizia dello stesso e la consegna chiavi, basta rivolgersi a Bnbsitter, la startup che fornisce servizi di concierge on demand

Bnbsitter, la startup italiana  che aiuta i proprietari di casa

Il servizio di affitti online AirBnb fa proseliti. Se quando qualcuno affitta il proprio appartamento non ha tempo e voglia di occuparsi delle mansioni meno gratificanti come la pulizia dello stesso e la consegna chiavi, basta rivolgersi a Bnbsitter, la startup che fornisce servizi di concierge on demand. L'idea piace anche ai fondi di investimento tanto che ha già avuto un finanziamento da 450mila dollari. Bnbsitter ha sede a Parigi ma ha un cuore italiano. È stata fondata infatti nel 2013 da due imprenditori siciliani, Biagio Tumino e Piero Cipriano ed è ora presente in 13 città europee, tra cui Parigi, Cannes, Nizza, Barcellona, Roma e Milano. Con oltre 250 «sitter» disponibili sul sito, la società ha già offerto 25mila servizi ai proprietari ed accolto oltre 30mila ospiti .
In pratica il servizio offerto dalla startup si fa carico, per il proprietario di casa, di tutti i problemi logistici più comuni e dispendiosi in termini di tempo, che accompagnano tutte le fasi dell'affitto di un immobile: dalla consegna delle chiavi (con la registrazione degli ospiti al check-in e check-out), alla pulizia e lavanderia. I prezzi, divisi per servizio, non sono alti ma neppure bassissimi. Un esempio per pulire un appartamento di circa 45-60 metri quadri il prezzo richiesto è di circa 30 euro. In pratica tre ore di lavoro a 10 euro l'ora. Bnbsitter esegue anche un accurato controllo qualità da parte di ex professionisti di hotel 5 stelle, garantendo che gli standard di servizio siano rispettati.


Il mercato degli affitti di case per le vacanze è destinato a salire a a 130 miliardi di dollari entro il 2020 (erano 30 miliardi dal 2014), generando una grande opportunità anche per il settore dei servizi di accoglienza, ora stimato a 20 miliardi di dollari con una crescita del 10% entro il 2020.

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