Mondo

Missili americani in Romania: pronti a colpire l'Iran (e Mosca)

Il sito di fuoco Aegis Ashore sarà inagurato all'inizio del 2016 ma è già operativo. Così gli Usa rafforzano la propria presenza in Europa

Missili americani in Romania: pronti a colpire l'Iran (e Mosca)

I missili degli Stati Uniti sul suolo romeno puntano all'Iran. Il nuovo sito di difesa missilistico a sud di Bucarest, pensato come contro-misura a potenziali attacchi dell'Iran, sarà ultimato entro la fine dell'anno. Come anticipa l'agenzia di stampa macedone "Mia", che cita come fonti tre funzionari della Difesa e del governo degli Stati Uniti, la base sarà dotata di un potente radar, missili intercettori e apparecchiature di comunicazione. "È tecnicamente già in funzione - hanno detto le fonti non autorizzate a parlare pubblicamente - ciò significa che tutti i principali componenti del sistema di difesa, inclusi i missili, sono sul posto e sono stati consegnati ai comandanti militari".

I comandanti militari potranno dichiarare il cosiddetto sito di fuoco Aegis Ashore operativo, o pronto per il combattimento nei primi mesi del 2016. "Il sito - ha detto il funzionario - sarà integrato con il più ampio sistema di difesa missilistico balistico della Nato". Il tenente comandante della Marina Tim Hawkins, un portavoce del corpo militare, non ha voluto commentare l'annuncio ma ha detto che il sito è"un passo importante nei nostri sforzi per proteggerci contro la minaccia crescente posta dalla proliferazione dei missili balistici di sempre più gamme, letalità e raffinatezza".

Il sito in Romania, fondamentale per lo scudo spaziale europeo, è frutto di anni di pianificazione e di lavoro da parte del Missile defense agency degli Stati Uniti, il cui direttore, il vice ammiraglio James Syring sarà a Bucarest per l'evento. Riki Ellison, fondatore del no-profit Missile defense advocacy alliance, ha detto che test di successo della settimana scorsa della Aegis Ashore al largo delle coste delle Hawaii ha aperto la strada per l'ufficializzazione del sito. Lo "scudo" antimissile si basa sull'intercettore Sm-3, lanciato poche settimane fa da Kauai, nelle Hawaii, nel primo test di prova "ashore". In quell'occasione la testata ha colpito il missile balistico nella fase di rientro con un impatto diretto.

"Questo sistema - ha detto Ellison - è ora in atto per proteggere l'Europa meridionale da ogni minaccia specifica da parte dell'Iran se decideranno di non rispettare il trattato".

Commenti