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Cinque anni di carcere per una battuta su un piatto locale

Un minatore scozzese rischia dai tre ai cinque anni di carcere in Kirghizistan, con l'accusa di incitamento all'odio razziale, per aver postato una foto su twitter in cui ironizza su una leccornia del posto

Cinque anni di carcere per una battuta su un piatto locale

Fino a cinque anni di carcere per avere postato una foto su twitter e aver definito una prelibatezza kirghiza, '' un pene di cavallo''. Sarebbe paradossale se non fosse vero, ma in realtà questa è la tragicomica vicenda che sta riguardando Michael Mcfeat, un minatore scozzese di 39 anni arrestato in Kyrghizistan dove lavora, con l'accusa di incitamento all'odio razziale.

Il tutto ha avuto inizio dopo che il 39enne scozzese ha condiviso su twitter una foto che ritrae dei colleghi in una mensa, e ad accompagnare l'istantanea la scritta: '' I kyrghizi fanno la coda fuori dalla porta per la loro specialità, il pene di cavallo''. La leccornia in questione è il chuchuk, una tradizionale salsiccia di equino e quella che in apparenza era una puerile battuta, in realtà ha dato vita a uno scandalo internazionale. Dapprima è infatti scattato uno sciopero da parte dei lavoratori della miniera, poi le manette per lo scozzese accusato appunto di aver incitato all'odio razziale con la sua didascalia.

Mcfeat ha subito rimosso i commenti e l'immagine e ha dichiarato che non voleva offendere nessuno e di essere realmente dispiaciuto per l'incomprensione, ed eco hanno fatto le parole dei genitori e della moglie che hanno detto che il commento è stato male interpretato, dal momento che il figlio ha poi lodato le capacità dello chef nel preparare il pranzo di Capodanno.

Ora però quello che la famiglia può fare è attendere l'intervento del Ministro degli Esteri e sperare che un'azione diplomatica possa porre fine a un'incomprensione che al lavoratore scozzese può costare dai 3 ai 5 anni di reclusione

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