Cultura e Spettacoli

L'amore durante la Grande guerra

"Lettere dal Fronte" racconta una storia d’amore vera nelle lettere di un soldato della Prima guerra mondiale. L’editore Itinera Progetti lancia l’idea ispirata dal libro: i lettori possono mandare le lettere al fronte dei loro nonni e vederle pubblicate sul sito

L'amore durante la Grande guerra

Non c'erano i telefonini nel 1916. E per chi andava in guerra restare aggrappato alla vita normale era possibile solo grazie alle lettere. Un libro, "Lettere dal fronte", ricostruisce una bellissima storia d'amore, fortunatamente a lieto fine, tra un soldato, Giuseppe Tonini e la sua fidanzata, Ausonia Curti, che sposerà nel 1919. Il libro, edito da Itinera Progetti, è curato da Maria Ausonia Saccarello, nipote dei due protagonisti.

"Ausonia mia, solo due parole di fretta. È giunto l’ordine immediato di tornare a Enego e parto immediatamente. Coraggio, sempre: sii forte e sorridi. Ti lascio tutti i miei baci, solo per te, per te sola". Queste parole, scritte da Tonini, risalgono al luglio 1916. La storia d’amore si snoda nelle lettere dei due fidanzati, conservate intatte per cento anni in un baule chiuso in una soffitta, ritrovato poi per caso dai nipoti della coppia.

"Ho avuto il dubbio se leggere o meno queste lettere, così private, e se violare la privacy di due persone a cui non potevo più chiedere il permesso. Ho pianto leggendole ma ho avuto anche la possibilità di conoscere i miei nonni quando avevano vent’anni", spiega la Saccarello. La cosa sorprendente è che ci siano entrambi i lati della corrispondenza. Se una lettera che arrivava a casa poteva essere facilmente conservata, non era invece facile, per un soldato, tenere in salvo e non rovinare la posta ricevuta da casa. Invece in questo caso è avvenuto. Quello che emerge è uno spaccato di vita al fronte e di vita quotidiana di chi rimaneva a casa, con molti dettagli che i due si scambiano per continuare a sentirsi vicini. Sullo sfondo ovviamente c’è anche la guerra. Una guerra che Maria Ausonia Saccarello ha ricostruito e raccontato anche con immagini dell’epoca come un biglietto di Pasqua mandato dal comando ai soldati.

"Mi ha colpita soprattutto che non ci fosse mai una parola di odio verso il nemico o verso la situazione in cui erano stati buttati questi ragazzi: anzi, c’era comprensione. Prima di leggere le lettere noi nipoti avevamo l’impressione che il nonno fosse stato un interventista, ora invece abbiamo capito che ha partecipato solo per dovere ma che sarebbe stato un neutralista", continua la curatrice.

Per celebrare questa storia d’amore cento anni dopo, Itinera Progetti ha deciso di lanciare un concorso a tema San Valentino: i lettori potranno raccontare la storia d’amore vissuta in guerra dai loro nonni o genitori, o partecipare con le lettere dal fronte ritrovate nelle loro famiglie.

Il materiale va mandato (non in originale) entro il 15 febbraio al seguente indirizzo: Itinera Progetti s.n.c. Vicolo Ca' Rezzonico, 11 36061 - Bassano del Grappa (VI). In palio ci sono dieci copie del libro, autografate dalla curatrice Le lettere migliori potranno essere riportate, in tutto o in parte, sul sito.

Il materiale inviato non sarà restituito.

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