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La Lombardia si avvicina alla Russia. E aggira le sanzioni

Il governo regionale e il governo della regione Siberia hanno raggiunto un accordo. Che prevede l'aumento degli scmabi reciproci. Non solo economici, ma anche culturali

La Lombardia si avvicina alla Russia. E aggira le sanzioni

La Lombardia si accorda con la Russia. Il Governo della Regione Lombardia ha siglato un accordo di collaborazione economico-commerciale, tecnico-scoentifica e culturale con il Governo della Regione di Novosibirsk (Siberia). Entrambe i le parti si impegnano a promuovere la collaborazione dei rispettivi governi in diversi settori, tra i quali l’industria, l’informazione, l’alimentare, il tessile, la cultura e il turismo. Gli obiettivi sono quelli di sviluppare le cooperazioni tra i due Paesi e di rinforzare i nodi culturali, di favorire la conclusioni di contratti tra le imprese e le organizzazioni e facilitare lo scambio di informazioni.

A firmare l’accordo da parte lombarda è Fabrizio Sala, vicepresidente della regione e assessore alla casa, che si è recato in Siberia per incontarre la controparte russa e dare inizio alla collaborazione. "E’ una strategia in cui crediamo e che può permettere di superare eventuali problemi politici tra Italia e Russia. Speriamo che il nostro lavoro sia d'aiuto, tenendo presente che questo accordo è stato approvato dal governo italiano e che molti territori stanno soffrendo queste sanzioni", ha commentato.

Regione Lombardia si avvicina dunque alla Russia. Nonostante le tensioni politiche tra i due Paesi, scaturite a seguito della crisi ucraina del 2014, l’amministrazione lombarda sembra stare cercando di aggirare le sanzioni. La Lombardia, infatti, è una delle regioni che maggiormente sta subendo le conseguenze della chiusura commerciale con Mosca. In modo particolare sono le imprese della Brianza, che rappresentano l’ossatura di di tutta l’imprenditoria lombarda, quelle che maggiormente hanno risentito delle mancate esportazioni vero il mercato russo.

Nonostante le sanzioni e le loro conseguenze, però, gli interscambi commercaile tra i due Paesi sono rimasti consistenti, ammontando ad oltre due miliardi di euro l’anno. Il mercato russo rappresenta ancora uno sbocco per molte imprese del Nord del Paese, mentre i russi rappresentano ancora una fetta consitente di turismo a Milano, concentrata soprattutto nel settore del lusso e della moda. Il governo lombardo sembra dunque volere rafforzare propri legami con la Russia, rendendo quindi ininfluenti le sanzioni per i propri commercianti.

Gli obiettivi che hanno spinto Sala e la sua delegazione in Siberia, però, non sono solo di tipo economico. Nel testo dell’accordo, infatti, si legge che gli scambi non riguardano solo l’ambito comemrciale, bensì anche quello culturale e accademico. Non sembra un caso che sia proprio la Russia il Paese che nel mondo si è posto con maggiore vigore come difensore dell’idea tradizionale di famiglia e come avversario delle unioni civili e dell’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso. Non sembra neanche essere un caso che, in questi mesi, le posizioni sulla famiglia da parte di Regione Lombardia sembrino essere sempre più vicine a quelle di Putin.

@luca_steinmann1

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