Cronache

"L'immigrazione? Danneggia l'immagine della Puglia"

Si teme il tracollo del settore se la Puglia fosse invasa dai profughi con massicce disdette delle prenotazioni e la fine della favola bella della regione dell'accoglienza (turistica)

"L'immigrazione? Danneggia l'immagine della Puglia"

"Temiamo ripercussioni mediatiche" esordisce a "IlGiornale.it" Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi Brindisi. Lancia un grido di allarme a nome di tutti gli operatori turistici pugliesi pronti ad accogliere i migranti sì, ma senza "sporcare" l'immagine della Puglia che si appresta a ricevere, in vista dell'estate, turisti provenienti da tutta Europa.

"Occhio a non far passare il messaggio che la Puglia sia piena di migranti ingestibili" continua Argentieri. Ma non è tutto qui, la preoccupazione nasce anche dal fatto che quello dell'accoglienza "non può essere solo un bando della prefettura che chiede disponibilità random a ospitare al costo di 35 euro, con un’offerta al ribasso, un certo numero di migranti. Il rischio è solo quello di percepire che in Puglia arriveranno un sacco di profughi e saremo invasi dal problema."

Argentieri chiede per il settore turistico maggiore organizzazione nella gestione dell'emergenza e nella cura dell'immagine mediatica di una regione che mai come in questi anni è stata meta turistica, proprio grazie al suo affaccio sul Mar Mediterraneo e, tra le altre risorse culturali e artistiche, a quell'architettura che rimanda al mondo arabo. "Non aspettiamo! Un esempio è Lampedusa dove gli operatori non hanno grosse difficoltà, ma la percezione è che arrivino un sacco di migranti e quindi l'isola non è più vista come un luogo adatto a trascorrere le vacanze".


La preoccupazione è soprattutto della provincia di Brindisi, della Valle d’Itria e del Salento.
Ma perchè questo allarmismo? La risposta di Argentieri è che "quest’anno abbiamo prenotazioni, soprattutto dal Belgio e dalla Germania, 'molto caute'".


Si teme il tracollo del settore se la Puglia fosse invasa dai profughi con massicce disdette delle prenotazioni e la fine della favola bella della regione dell'accoglienza (turistica).

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