Cronache

La circolare choc dell'Asl: "Dimettere i pazienti per far posto a migranti"

Una circolare urgente e riservata del direttore del presidio di Cagliari chede ai medici le dimissioni dei pazienti per far posto all'arrivo di migranti

La circolare choc dell'Asl: "Dimettere i pazienti  per far posto a migranti"

La circolare è firmata in calce dal Direttore del Presidio ospedaliero di Sassari e chiede ai medici della struttura sarda di dimettere i pazienti per far posto a migranti che sbarcheranno a Porto Torres. Una documento ufficiale ma riservato che ha creato un vero scandalo in Sardegna.

La circolare per l'arrivo dei migranti

La foto del documento, inoltrato dal Direttore dell'Asl di Sassari ai dipendenti ("personale, medico e infermieristico"), è stata pubblicata dal deputato di Unidos Mauro Pili denunciando la trasmissione ai reparti ospedalieri di tale circolare e annunciando un’urgente interrogazione al ministro competente, come riportato da ImolaOggi. Il protocollo è urgente e reca come oggeto "sbarco migranti a Porto Torres". Una circolare che si fa beffa dei cittadini e degli italiani. Nello scatto pubblicato da deputato si legge chiaramente: "Lo sbarco è previsto per stasera alle ore 20.00. Ci è stato comunicato - scrive il direttore Bruno Contu - che dovrebbero essere presenti indicativamente: 198 uomini, 126 donne e 68 bambini". Dettagli chiari e precisi tanto quanto la richiesta che segue poco dopo le precisazioni dello sbarco. "Al momento attuale, non siamo a conoscenze delle reali condizioni di salute ma è probabile che vi sia la necessità di assicurare loro cure ospedaliere".

Fino a questo momento sembra una comunciazione d'allerta per preparare i medici e gli infermieri e un carico di lavoro molto pesante. E invece arriva l'ordine: "Si chiede ai Sigg. Direttori delle Unità Operative di ricovero di voler accelerare le procedure di dimissone, per quanto possibile, provvedendo, nel caso non si potesse in mattinata, a dimettere anche nel tardo pomeriggio".

Insomma, spazio agli immigrati e a casa gli italiani.

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