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Italia Unica, conti in rosso per il partito di Corrado Passera

I proventi della gestione caratteristica complessivamente ammontano a circa 791mila, a fronte degli oneri pari a 820mila, dove pesa la voce costi generali di 708mila euro

Italia Unica, conti in rosso per il partito di Corrado Passera

Conti in rosso per Italia Unica. Secondo l'ultimo bilancio e anche l'unico, quello chiuso al 31 dicembre 2015, che riguarda il primo anno di attività, il partito di Corrado Passera ha registrato un disavanzo d'esercizio di circa 34mila euro e un passivo complessivo di 190mila euro.

A fronte di questo deficit patrimoniale, però, il totale attivo ammonta a circa 168mila euro e l'associazione fondata dell'ex ad di Banca Intesa nel 2014, può contare sull'ingente "obolo" di privati e parlamentari (oltre 500mila euro) che fa ben sperare per il futuro, nonostante le voci di un addio alla politica dello stesso Corrado Passera pronto a liquidare anche la sua creatura, nella quale ha investito tanto, soprattutto dal punto di vista finanziario.

Nessuna bancarotta in vista, dunque, certamente resta il campanello d'allarme rappresentato da un segno meno nella differenza tra proventi e oneri. I debiti, scrive nella nota integrativa il tesoriere, ovvero il segretario generale Fabio Giliberti, sono in totale 104mila euro, di cui circa 45mila verso i fornitori e poco più di 10mila verso l'erario.

Ci sono disponibilità liquide per 150mila, di cui la gran parte in depositi bancari e postali, solo 2mila 460 euro in contanti.

Italia Unica può fare affidamento ancora, dunque, sulle quote associative annuali (111mila euro), soprattutto sulle cosiddette erogazioni liberali e su risorse raccolte attraverso il found raising stimate in 121mila 250 euro.

I proventi della gestione caratteristica complessivamente ammontano a circa 791mila, a fronte degli oneri pari a 820mila, dove pesa la voce costi generali di 708mila euro.

Il personale, invece, grava per 103mila euro: 82mila euro di stipendi, 16mila euro di oneri sociali, quasi 5mila euro di trattamento di fine rapporto. Allo stato, nonostante le voci di chiusura di tutti i contratti, secondo la nota integrativa al rendiconto, i dipendenti in forza al 31 dicembre sono 4: due con la qualifica di impiegati, uno è stagista, un altro giornalista.

Nulla viene specificato riguardo poi l'affitto della sede nazionale di oltre 200 mq in via Santa Teresa nel centro di Roma.

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