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Terremoto, la prima notte degli sfollati: "Abbiamo perso tutto, anche la paura"

È passata la prima notte per gli oltre 2500 sfollati che hanno perso tutto nel terremoto di ieri. C'è chi dorme in terra, chi in macchina per non avere sulla testa un tetto che gli possa crollare addosso

Terremoto, la prima notte degli sfollati: "Abbiamo perso tutto, anche la paura"

Chi ha potuto è andato il più lontano possibile dall'incubo. Molti hanno passato la notte nelle strutture adibite a dormitorio dai soccorritori, altri hanno preferito dormire in macchina per non avere un tetto sulla propria testa. È passata così la prima notte successiva al terremoto che ieri ha sconvolto il Centro Italia, causando la morte di centinaia di persone. Amatrice è il paese più colpito. Il borgo reatino non c'è più. Chi viveva qui ha perso tutto. La casa, i famigliari, gli amici."Noi dormiamo in macchina", dice Monica. Da poco si è avvertita una scossa di magnitudo 4,5: "Durante tutta la notte ci sono state delle scosse fino a quella delle cinque che è stata la più forte e la macchina ha cominciato a tremare e a muoversi. Ma ormai non abbiamo più niente da perdere. Abbiamo perso tutto, pure la paura"

Si calcola che gli sfollati in tutto siano almeno 2500. A Grisciano, in provincia di Rieti, è stato attrezzato un campo con 20 tende. In altre zone le palestre sono diventate dei dormitori. I tappetini sono diventati letti improvvisati. Molta gente, distrutta dopo una terribile notte insonne, dorme, o almeno prova a farlo. Alcune persone cercano di riposare rimanendo fuori, appoggiati ai muretti, coprendosi bene. Perché qui di notte bisogna affrontare anche il freddo. I soccorritori si danno il cambio e alcuni di loro ne approfittano per riposarsi qualche minuto, per mangiare qualcosa e sentire i parenti a casa, per aggiornarli sulla situazione.

Terremoto, la notte di dolore

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Molte persone attendono ancora di conoscere la sorte di amici e familiari. Come la moglie del fornaio del paese che cerca disperatamente di sapere se il marito è vivo e in quale ospedale potrebbe essere stato ricoverato. Intorno al campo dove sono state allestite le prime tende, circondato dalle auto dove molti hanno trascorso la notte, tanti passano da un gruppo all’altro per chiedere se hanno qualche informazione di un proprio caro. Un garage è diventato un obitorio, davanti all'ingresso c'è una fila di persone. Cercano i loro cari, alcuni li riconoscono fra i corpi delle persone rimaste uccise.

Si prova ad andare avanti ad Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto, e in tutti i paesi danneggiati dal terremoto. Intanto la terra continua a tremare. Nella notte si sono verificate oltre 60 scosse, la più forte di magnitudo 4.5 registrata dall'Ingv alle 5,17 di questa mattina ad una profondità di 10 chilometri. L'epicentro è tra Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Ma la terra ormai può tremare quanto vuole.

Qui hanno perso tutto, pure la paura.

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