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In Arabia Saudita un razzo lanciato dallo Yemen uccide un bambino

L'Onu ha chiesto nei giorni scorsi la creazione di un organo internazionale indipendente per condurre un'inchiesta sulle gravi violazioni in corso nel conflitto

In Arabia Saudita un razzo lanciato dallo Yemen uccide un bambino

Un bambino di tre anni è rimasto ucciso nella regione saudita di Najran, nei pressi del confine con lo Yemen, da un razzo lanciato dal territorio del paese vicino. Lo riferisce la stampa saudita citando un funzionario della difesa civile, il maggiore Ali al Shahrani. Nell'attacco è rimasto ferito anche il fratello maggiore del bambino, di nove anni. Il razzo Karyusha ha colpito l'abitazione della famiglia dei due bambini a poche ore da un altro attacco contro una stazione elettrica nella stessa regione.

L'Onu ha chiesto nei giorni scorsi la creazione di un organo internazionale indipendente per condurre un'inchiesta sulle gravi violazioni in corso nel conflitto nello Yemen, che negli ultimi 18 mesi ha causato oltre 4mila morti. "I civili nello Yemen hanno sofferto in modo intollerabile gli effetti di conflitti armati simultanei e sovrapposti", ha detto l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Zeid Ràad al Hussein.

"E continuano a soffrire, in assenza di qualsiasi forma di giustizia, mentre i responsabili delle violazioni e degli abusi nei loro confronti restano impuniti", ha aggiunto al Hussein. "Questa situazione protratta di ingiustizia non può essere tollerata ancora a lungo dalla comunità internazionale", ha detto al Hussein, chiedendo quindi la creazione di un organo d'inchiesta internazionale e indipendente

In un rapporto pubblicato giovedì 25 agosto dall'Onu si denunciano numerosi attacchi contro aree residenziali, mercati, ospedali e scuole e si sottolinea come in diversi casi gli inquirenti delle Nazioni Unite non siano riusciti a individuare la presenza di possibili obiettivi militari nelle aree colpite. Nel rapporto si condannano anche gli omicidi mirati, che includono l'uccisione di sei giornalisti, l'uso di bombe a grappolo, mine antiuomo e il ricorso ai bambini soldato. Circa 3.799 civili hanno perso la vita nel conflitto nello Yemen e altri 6.711 sono rimasti feriti da marzo dello scorso anno, quando sono iniziati i raid della coalizione a guida saudita nel paese a sostegno del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, fino al 23 agosto 2016.

Il governo di Hadi, riconosciuto dalla comunità internazionale, è impegnato in una guerra contro le forze fedeli all'imam al Houthi e gli alleati vicini all'ex presidente Ali Abdullah Saleh che hanno preso il controllo di larghe parti del paese dal 2014 e che ancora controllano la capitale Sanàa.

Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, sarebbero oltre 6.600 i morti nella guerra dello Yemen, inclusi i combattenti, mentre i feriti sarebbero più di 33mila. I raid condotti dalla coalizione a guida saudita avrebbero causato circa la metà delle vittime civili, mentre gli attacchi dei gruppi affiliati ai ribelli sarebbero responsabili della morte di un quarto delle vittime civili.

I miliziani dello Stato islamico, di al Qaeda e di altri gruppi sono accusati dell'uccisione del resto.

Milioni di persone nello Yemen hanno bisogno di acqua, cibo e altri beni di prima necessità.

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