Cronache

L'Ue contro le olive taggiasche: "L'Italia deve cambiare il nome"

Le olive taggiasche devono cambiare nome. L'Europa chiede di chiamarle giuggioline

L'Ue contro le olive taggiasche: "L'Italia deve cambiare il nome"

L'ultima follia dell'Unione europea riguarda le olive taggiasche. Sono conosciute in tutto il mondo come eccellenza della cultura agroalimentare ligure. Eppure a Bruxelles hanno deciso che devono cambiare nome. Se questa linea dovesse passare, potrebbero diventare "olive giuggioline".

Come racconta la Stampa, il nuovo nome è il compromesso di un lungo braccio di ferro tra i tecnici di Bruxelles e i produttori che avevano avviato le pratiche per attribuire la Denominazione di origine protetta alle olive liguri. "La normativa comunitaria impedisce di ottenere il riconoscimento delle Dop dell'oliva taggiasca perché nella denominazione è inserito il nome di una varietà vegetale - si legge sulla Stampa - l'unica possibilità sembra essere quella di rimuovere il conflitto tra il nome della denominazione di origine ed il nome della varietà vegetale". A Bruxelles hanno proposto di sostituire il termine originario della varietà (taggiasca) con un suo sinonimo (giuggiolina) nel Registro delle Varietà e nello Schedario olivicolo. Soltanto in questo modo i produttori potranno ottenere il nome taggiasca alla Dop.

Aldilà del nome, la battaglia per la protezione resta tutta in salita. Con il passare degli anni, la tutela del "marchio" si è resa necessaria perché molti produttori hanno iniziato a coltivare le olive taggiasche anche al di fuori della Liguria. A mettere a rischio il made in Italy, però, ci pensa anche la burocrazia delle cancellerie europee che rallentano i processi di protezione di qualsiasi prodotto.

In sede europea i produttori liguri dovranno fronteggiare i francesi che stanno cercando di mettere le mani sul business delle olive liguri.

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