Cronaca locale

Un teatro in metropolitana per prosa, musica e cinema

Spettacoli underground nel Passante di Porta Vittoria Una giovane compagnia e un cartellone ricco di eventi

Marta Calcagno Baldini

Per realizzarlo hanno venduto una lettera di Giuseppe Verdi. 10mila euro circa. Sarà poco romantico iniziare un articolo parlando di denaro, ma in questo caso il fine è lodevole oltre che poetico: Mario Borciani, pianista, compositore, docente e collezionista di spartiti musicali, insieme a sua moglie Anna Zapparoli, attrice di origini inglesi che si è diplomata 1979 alla Scuola del Piccolo Teatro (ha lavorato con Luca Ronconi, Dario Fo, Mario Missiroli per citarne alcuni), si sono privati di un elemento della propria raccolta di spartiti musicali per costruire un nuovo teatro: con i soldi ricavati dalla vendita di una lettera di Verdi, hanno realizzato «Il cielo sotto Milano», nonchè quello che sostengono essere il primo teatro al mondo all'interno di una metropolitana. Due sale, una spaziosa d'ingresso e poi quella con palco e gradinate per il pubblico: 120 posti, lavorando anche personalmente per ottenerli. Siamo nella Stazione ferroviaria del Passante di Porta Vittoria, luogo che già dal 2013 ha iniziato a trasformarsi per iniziativa Artepassante, il progetto ideato e portato avanti dall'associazione «Le Belle Arti» (che nasce nel 2010 a partire dal Liceo Artistico di Brera): il fine di Artepassante è quello di portare l'arte nei luoghi più comuni perché «la conoscenza e la cultura diffuse possono davvero cambiare la coscienza delle persone», e sta trasformando gli snodi ferroviari di Garibaldi, Dateo, Repubblica, Lancetti, Vittoria e Venezia in nuclei culturali, invitando di volta in volta artisti di ogni genere ad esporre o organizzare eventi secondo un programma che include anche workshop, conferenze e dibattiti aperti (info. www.lebellearti.org). Non si era ancora parlato di realizzare in metrò una vera e propria sala teatrale fino ad un anno fa, quando tutto ha inizio: «Siamo entrati in contatto con Artepassante perché avevamo bisogno di uno spazio in cui provare dice Anna Zapparoli-, e gentilmente ci ha dato in uso una delle sale che ha a disposizione». Dal teatro alla musica, fino alla rassegna cinematografica, oltre venti gli appuntamenti previsti fra prestigiose ospitalità e produzioni proprie.

La famiglia Borciani, infatti, costituisce un esempio oggi raro dei gruppi di attori che hanno caratterizzato la storia del teatro italiano fino al Novecento: insieme ai propri figli Beniamino (23 anni) e Benedetta (25) e tre loro amici (Lucrezia Piazzolla, Lorenzo Bonomi e Federica Zoppis, tutti poco più che ventenni i primi due attori e la terza pianista) costituiscono la Compagnia «La Dual Band», un repertorio che unisce prosa a musica, autori classici a contemporanei, per un teatro sia in italiano che in inglese.

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