Economia

La strategia dell'Ue dopo il No: ora non teme più la crisi bancaria in Italia

Bruxelles non fa più annunci allarmistici. E, dopo le dimissioni di Renzi, Moscovici getta acqua sul fuoco: "La crisi di governo non rischia di far vacillare l'Europa"

La strategia dell'Ue dopo il No: ora non teme più la crisi bancaria in Italia

La crisi di governo in Italia non rischia di far vacillare l'Europa. Adesso Bruxelles cambia idea. E, dopo aver incassato il no alle riforme costituzionali di Matteo Renzi, prova a gettare acqua sul fuoco acceso dalla finanza e dalla stessa Unione europea che, nei giorni prima del referendum, aveva fatto terrorismo psicologico sugli italiani. Quell'allarmismo si è rivelato ingiustificato. E oggi, nel corso di un'intervista alla tv francese Public Senat, il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici ha cambiato linea assicurando che nel Vecchio Continente, dopo il fallimento del referendum che ha portato alle dimissioni del premier, non si rischia alcuna crisi bancaria.

Una settimana davvero positiva per le Borse del Vecchio Continente. Finiscono in nulla le analisti tragiche di giornali come Financial Times, Economist o Wall Street Journal. Piazza Affari non ha collassato. Non c'è stato alcun Armageddon finanziario. Anzi. Anche ieri i principali listini europei hanno chiuso in deciso rialzo, con acquisti particolarmente consistenti tra i bancari. Le voci su un piano del governo italiano già pronto per il salvataggio di Mps, qualora salti l'aumento di capitale a carico dei privati, hanno tranquillizzato gli investitori, che confidano inoltre nel sostegno della Bce all'Italia qualora la fase di incertezza politica aperta dalla crisi di governo si prolunghi con effetti avversi sull'economia. L'unico segnale negativo arriva da Fitch e Moody's. Due delle quattro principali agenzie internazionali di rating hanno, infatti, abbassato l'outlook sul debito pubblico dell'Italia da stabile a negativo. Un giudizio più politico che economico che, però, non trova continuità nelle contrattazioni di Borsa.

Adesso sembra che anche a Bruxelles qualcuno si sia accorto che la crisi politica italiana non farà vacillare l'Unione europea. Secondo Moscovici, nonostante la crisi attuale, verrà mantenuta una certa "continuità di governo e di responsabilità". Questo perché, a suo dire, Renzi ha ancora la maggioranza nelle due Camere e, quindi, può mantenere il potere. "Ora - continua - Mattarella - darà il via alle consultazioni per creare un nuovo governo, e sia se questo governo si farà subito o fra qualche settimane, in ogni caso ci sarà continuità a livello di responsabilità". Sul futuro delle banche italiane in difficoltà sono in corso discussioni con diverse istituzione, dalla Commissione europea alla Banca centrale. "I problemi - ha precisato Moscovici -sono gli stessi della scorsa settimana, non si sono aggravati o deteriorati e sono soggetti seguiti con molta attenzione e con particolari misure".

"La Ue ha la possibilità di trattare tutte le situazioni bancarie, noi non temiamo le crisi bancarie", ha quindi aggiunto facendo appunto notare come, a partire dalla mattina subito dopo l'esito del referendum, la reazione dei mercati sia stata calma.

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