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Quirinale, riprese le consultazioni di Mattarella

Secondo giro di consultazioni per Sergio Mattarella: oggi al Quirinale i gruppi minori e la Lega Nord, che ha anticipato il vertice a oggi

Quirinale, riprese le consultazioni di Mattarella

Dopo il primo giorno di incontri "istituzionali", si è conclusa un'altra giornata di consultazioni al Qurinale. Oggi Sergio Mattarella ha incontrato i gruppi minori, Fratelli d'Italia e Lega Nord che ha anticipato la salita al Colle, prevista inizialmente per domani.

L'imperativo è uno solo: dare "al più presto" una soluzione alla crisi di governo apertasi con le dimissioni di Matteo Renzi attraverso "una maggioranza il più ampia possibile". Tutte le formazioni politiche hanno chiesto al Capo dello Stato un governo stabile che permetta di fare le riforme. E a tutte, tranne al Carroccio, va bene anche un Renzi bis, purché - è la condizione di Giorgia Meloni - si vada al più presto al voto.

Lega Nord: "Si voti subito e Renzi si ritiri

"Il popolo domenica ha detto che vuole votare e ha bocciato Renzi", ha detto categorico Giancarlo Giorgetti, vice segretario della Lega Nord, al termine delle consultazioni, "Non ci interessa il tipo di legge elettorale a noi interessa votare il prima possibile".

Fratelli d'Italia: "Modificare l'Italicum e andare al voto"

Tra le delegazioni ascoltate oggi da Mattarella c'è anche quella di Fratelli d'Italia, che ha chiesto di andare al voto il prima possibile. "Possiamo modificare l'Italicum entro fine anno", ha spiegato Giorgia Meloni, "Entro marzo gli italiani potranno tornare alle urne".

Il gruppo misto

Ad aprire il giro di incontri di oggi è stato però la delegazione del gruppo misto: Maria Mussini, Francesco Campanella e Maurizio Romani per il Senato, Pino Pisicchio per la Camera. "Abbiamo segnalato al presidente la diffusa opinione che l'effetto del referendum si sia fatto sentire", hanno spiegato i senatori, "Ci aspettiamo un governo con ampia maggioranza per una riforma della legge elettorale che restituisca al Parlamento il peso che la Costituzione gli attribuisce". Il governo sia fatto presto e cominci da subito a operare per il bene del Paese", hanno aggiunto i deputati.

I rappresentanti di Sud Tirolo e Val D'Aosta

"Votare con l'Italicum è tecnicamente impraticabile", ha detto il deputato Daniel Alfreider, rappresentante del Südtiroler Volkspartei (Svp), "In ogni caso dovrà essere fatta una modifica in Parlamento, i numeri ci sono, occorre un governo che vari una nuova legge anche senza aspettare il verdetto della Consulta". "Serve una legge elettorale, in base ai rilievi della Consulta, per avere una certezza sulle regole del gioco", ha aggiunto Albert Laniece, in rappresentanza della minoranza linguistica della Valle d'Aosta al Senato, al termine delle consultazioni al Quirinale.

Alternativa libera - Possibile

"Dopo 3 anni di riforme mancate serve una legge elettorale che dia il potere ai cittadini", chiede Pippo Civati, "Diciamo no a soluzioni improvvisate, tipo trasferire l'Italicum dall'una all'altra Camera Noi siamo pronti ad andare a votare, chiediamo solo che lo si faccia nella pienezza delle condizioni non per il ceto politico ma per i cittadini. Quindi serve un Esecutivo che consenta al Parlamento di lavorare e di confrontarsi sulla soluzione migliore".

L'Udc e il gruppo Ppa-Moderati

"Ho esposto al capo dello Stato le preoccupazioni dell'Udc", ha spiegato Rocco Buttiglione, "Per la seconda volta gli italiani hanno bocciato la grande riforma e insieme il sistema maggioritario. Abbiamo bisogno di una legge elettorale proporzionale, con un piccolo premio per le coalizioni. La prossima legislatura deve essere governata da una grande coalizione, noi ci auguriamo che sia composta dalla sinistra moderata e la famiglia del partito popolare europeo, per questo lanciamo un appello a Silvio Berlusconi". "Serve un governo nella pienezza della sue funzioni per fare una legge elettorale omogenea, ascoltando anche quello che dirà la Consulta", ha aggiunto Nello Formisano del Movimento Ppa-Moderati, "Mattarella ci ha confermato che ha volontà di risolvere in tempi rapidi questa crisi"

Il Psi del viceministro Nencini per un governo di scopo

"Abbiamo consegnato al capo dello Stato più soluzioni, prediligendo tra le altre un governo di scopo e di responsabilità, corale, ricordando che già questa legislatura per buona metà è stata guidata da una maggioranza molto larga.

Non è escluso un reincarico a Renzi o a una figura di profilo alto, internazionale", ha detto il viceministro delle Infrastrutture, segretario del Partito socialista italiano, Riccardo Nencini.

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