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Zaia: "Sì al numero chiuso per i turisti a Venezia"

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, parla del degrado di Venezia

Zaia: "Sì al numero chiuso per i turisti a Venezia"

Luca Zaia si schiera a favore del numero chiuso di turisti per salvaguardare il capoluogo veneto. “Venezia non può sopportare più di un certo numero di visitatori al giorno, quindi i flussi vanno rigorosamente regolamentati”, scrive il governatore del Veneto sul Corriere della Sera, rispondendo ad alcune osservazioni fatte alcuni giorni fa dal professor Galli della Loggia sul degrado di Venezia.

“Non credo invece al versamento di una somma per ingresso e visita: Venezia deve restare alla portata di tutti”, spiega Zaia che non crede che la visita della città possa avvenire in base al reddito.

Riguardo al Mose, Zaia replica che “è un cantiere statale, finanziato dallo Stato”, e che l’inchiesta che lo riguarda ha interessato “per la gran parte una pletora di personaggi non veneti che avevano eletto Venezia a teatro delle loro malefatte esclusivamente perché qui c’è il cantiere”. Il problema delle grandi navi? Colpa del decreto Clini-Passera. La soluzione? Tenerle “fuori le navi dal bacino di San Marco”. Zaia conclude la sua lettera rivendicando che la sanità veneta è in attivo da sei anni, mentre tutti gli altri problemi vengono da Roma ladrona e pertanto è necessario che passi il referendum per l’autonomia del Veneto.

“Se si applicassero i costi della pubblica amministrazione del Veneto a tutta Italia, i governi potrebbero contare ogni anno su circa 30 miliardi”.

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