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Caustico Bersani: "Il partito di Renzi non è casa mia"

L'ex segretario accusa: "Renzi alza muri. E dimettersi è una forzatura"

Caustico Bersani: "Il partito di Renzi non è casa mia"

"Anche stamane il segretario ha alzato un muro". È caustico Pierluigi Bersani, che quel ruolo lo ha ricoperto in passato e che le parole pronunciate oggi da Matteo Renzi nell'assemblea del partito non le ha apprezzate per nulla.

"Una parte di noi, me compreso, pensa che se va avanti così il pd va a sbattere", chiarisce ancora a In mezz'ora, e se spiega anche che ciò non significa necessariamente l'addio di Renzi, agiunge però che il Pd deve discutere.

"Epifani non ha voluto usare la parola scissione, ha detto 'altre scelte' - dice ancora -. Rischiamo di perdere l'ultima occasione perché ci sia una correzione di rotta. Aspettiamo la replica di Renzi. Io ci spero".

"Chi ha forzato la mano non siamo noi", accusa Bersani, secondo cui "dimettersi e fare una cosa cotta e mangiata è una forzatura".

Ma anche: "Ho sempre detto che da casa mia non mi butta fuori nessuno, ma, se mi accorgo che questo è il Partito di Renzi e non è più casa mia, non saprei come fare".

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