Salute

L'aritmia può causare l'ictus

Palpitazioni, mancanza di respiro, vertigini non vanno trascurate

Luigi Cucchi

Palpitazioni, battiti cardiaci accelerati ed irregolari, uniti a debolezza o spossatezza ingiustificate, mancanza di respiro a seguito di normali sforzi, sensazione di svenimento o vertigini, sono importanti campanelli di allarme. Rivelano che il cuore è incapace di adattarsi ad alcune normali situazioni quotidiane. Senso di costrizione al petto, dolore, perdita temporanea della vista, sono ulteriori sintomi di aggravamento che non vanno sottovalutati, ma riferiti tempestivamente al medico. In caso di polso irregolare la diagnosi di fibrillazione atriale è probabile ed un elettrocardiogramma potrà confermare la presenza di questa aritmia. Parliamo di questa patologia con il dottor Giovanni BattistaForleo, responsabile della elettrofisiologia nel dipartimento di cardiologia dell'ospedale Sacco, diretto dal professor Maurizio Viecca,, un centro di eccellenza con 24 cardiologi .

«Il ritmo cardiaco a riposo ricorda il dottor Forleo - è normalmente di 60-80 pulsazioni al minuto, in alcune situazioni anomale può accelerare e diventare irregolare a causa di una aritmia relativamente frequente. La fibrillazione atriale colpisce in prevalenza anziani sopra i settant'anni, ma anche molti giovani. Chi ne soffre non è di solito in pericolo la vita, ma presenta un elevato rischio di ictus per i coaguli che si possono formare all'interno del cuore e nel tempo l'aritmia può provocare anche danni al muscolo cardiaco, con comparsa di scompenso ed edema polmonare». Quali sono i migliori trattamenti terapeutici oltre alla prescrizione di anticoagulanti ed ai regolatori del ritmo. Con quali metodiche si può eliminare l'aritmia? «L'approccio più semplice è rappresentato dalla cardioversione elettrica o farmacologica che consentono di risolvere temporaneamente il problema, ma il rischio di recidiva rimane alto». Quando si ricorre all'ablazione mediante catetere?

«Con questa procedura in alcuni pazienti selezionati si eliminano substrati anatomici, responsabili di molte aritmie cardiache, attraverso l'utilizzo del calore trasmesso all'interno del cuore da appositi cateteri. Conclusa la procedura non è più necessario alcun farmaco per controllare l'aritmia. Al Sacco utilizziamo un sistema di navigazione magnetica, presente in pochi altri centri al mondo, che permette di navigare all'interno del cuore in remoto attraverso un computer. Questa tecnologia offre la massima precisione e sicurezza nella distruzione del substrato patologico cardiaco». Al Sacco siete all'avanguardia anche nella terapia elettrica dello scompenso cardiaco. Come intervenite in questi casi e su quali pazienti?

«La terapia di resincronizzazione cardiaca utilizza specifici pacemaker in grado di ottimizzare la contrazione cardiaca nei pazienti scompensati con gravi anomalie nella propagazione dell'impulso elettrico nelle camere cardiacdhe». Notevole è stato il contributo dei ricercatori allo sviluppo di questa metodica. Per primo al mondo Forleo ha presentato una serie di pubblicazioni scientifiche che hanno dimostrato la superiorità della resincronizzazione cardiaca con catetere quadripolare rispetto alle tecnologia precedente. Una ulteriore novità è rappresentata dalla stimolazione multipoint che consente di ottimizzare la diffusione dell'impulso cardiaco. Il dottor Forleo coordina un Registro italiano che ha coinvolto oltre 70 centri cardiologici, i risultati delle ricerche sono già pubblicati su riviste internazionali.

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