Economia

Ok del cda al piano Alitalia. Un miliardo di taglio ai costi

Ma i soci vogliono il via libera dei sindacati. Previsti ricavi a +30% e l'utile entro il 2019. Gubitosi nel cda

Ok del cda al piano Alitalia. Un miliardo di taglio ai costi

Il Consiglio di amministrazione dell'Alitalia, dopo una riunione fiume di sei ore e mezza «ha approvato il piano di rilancio della compagnia, 2017-2021». Lo si legge in una nota emessa in serata. Il cda ha cooptato Luigi Gubitosi al posto del già dimissionario Roberto Colaninno. Gubitosi sarà presidente con deleghe, mentre Luca di Montezemolo farà un passo indietro restando però in consiglio. Tutto come previsto e anticipato.

Il nuovo piano prevede una riduzione di costi per un miliardo di euro entro la fine del 2019, un aumento dei ricavi del 30% per tornare all'utile entro la fine del 2019. È prevista una riduzione della flotta di breve e medio raggio di 20 aeroplani e una nuovo offerta competitiva per le rotte di breve e medio raggio. E gli Advisor indipendenti ritengono che le performance finanziarie previste nel piano siano realistiche e fattibili e che riusciranno a riportare all'utile la compagnia entro la fine del 2019. Il piano di rilancio si fonda su quattro «pilastri»: rivisitazione del modello di business; riduzione dei costi e incremento della produttività; ottimizzazione del network di collegamenti e delle partnership; nuove iniziative commerciali attraverso soluzioni tecnologiche già disponibili.

Resta l'esigenza di trovare un'intesa sul rifinanziamento dell'azienda che ha una scorta di liquidità estremamente modesta (servono tra i 900 milioni e gli 1,2 miliardi). «La coperta è corta, da qualunque parte la si guardi», commenta una fonte bancaria sottolineando che i creditori hanno chiesto garanzie sulla sostenibilità del piano, sulle politiche di prezzo, sulle strategie commerciali e sulla forte riduzione dei costi che va messa in pista anche per alleggerire la compagnia in forte stress finanziario. Mentre i soci vogliono anche un'intesa con i sindacati.

Nel dettaglio del piano gli aerei narrow body per i collegamenti di breve e medio raggio voleranno di più e offriranno più posti. Verrà introdotto un nuovo servizio di acquisti a bordo insieme a tariffe più convenienti. Il tutto nell'ottica di incrementare i ricavi e ridurre significativamente i costi. Sul risparmio di costi, posto che le compagnie aeree low cost attualmente detengono il 47% della quota di mercato nel trasporto aereo italiano, sono già in corso negoziati con numerosi fornitori per rivedere i contratti e, conseguentemente, avvicinare i costi a livelli paragonabili a quelli dei concorrenti. La rinegoziazione sta avvenendo con aziende di settori chiave, come quelle del leasing, dei sistemi di distribuzione globale dei biglietti (GDS), del catering di bordo, dei servizi di assistenza a terra e in aeroporto. Entro il 2018 Alitalia riequilibrerà la sua flotta di breve e medio raggio, riducendola di 20 aerei.

Crescerà al contempo l'utilizzo medio della flotta, aumentandone la produttività in particolare sulle tratte di breve e medio raggio.

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