Economia

L'Ue avverte l'Italia: "La manovra da 3,4 miliardi riduce solo marginalmente il buco"

I tecnici Ue danno l'ok alla manovra correttiva. Ma avvertono Padoan: "Con 3,4 miliardi il buco viene soltanto ridotto"

L'Ue avverte l'Italia: "La manovra da 3,4 miliardi riduce solo marginalmente il buco"

La manovra di aggiustamento dei conti pubblici per 3,4 miliardi che l'Italia deve varare per evitare la procedura di violazione delle regole europee sul bilancio non basta. Secondo la valutazione del comitato economico e finanziario di Bruxelles, anticipata oggi dall'agenzia Radiocor, la misura al vaglio del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ridurrà solo marginalmente il "buco" rispetto a quanto sarebbe effettivamente necessario per rispettare la regola di riduzione del debito pubblico.

All'orizzonte si profila l'ennesima stangata, ma all'Unione europea sembra non bastare. Stando a una ricostruzione della Stampa, il governo vorrebbe infilare nella manovra correttiva l'aumento delle accise sui tabacchi e sui carburanti per riuscire a far fronte alla correzione di bilancio chiesta dai tecnici di Bruxelles. Eppure gli "sherpa" dei ministri del Tesoro non ritengono questi sacrifici sufficienti ad appianare il "buco". Nel rapporto formale inviato nei giorni scorsi alla Commissione europea sul debito pubblico italiano, anticipato oggi da Radiocor, emerge chiaramente che la manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro non basta.

Nonostante la tirata d'orecche, il comitato economico e finanziario sembra sostanzialmente accettare la linea dell'esecutivo dell'Unione europea, che ritiene sufficiente una correzione in termini strutturali pari allo 0,2% del pil (3,4 miliardi di euro, appunto), anche se nel documento viene indicata la necessità di misure aggiuntive per rispettare il patto di stabilità senza riferimenti alla quantificazione. Il messaggio politico sottostante è: ancora una volta saremo flessibili, lo 0,2% è davvero il "minimo" sindacale che l'Italia deve assicurare entro aprile.

Lunedì l'Eurogruppo discuterà dei bilanci pubblici e degli squilibri macro-economici, ma non sono attese indicazioni specifiche paese per paese.

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