Cronaca locale

Tra due fette l'arte mordi e fuggi

A Milano è nata l'Accademia del sandwich. Ecco i luoghi cult e le novità gourmet

Milano si arricchisce di un museo, nasce l'Accademia del Panino Italiano in via Pompeo Leone al 2: 1200 mq dedicati a convegni, mostre e progetti che esaltano il mondo del panino, quello rigorosamente Made in Italy, un viaggio per conoscere la storia, i migliori artigiani e gli ambasciatori più autorevoli. Scopo dell'Associazione è «promuovere e valorizzare l'unicità del panino italiano in Italia e nel mondo», renderlo «un'icona del Made in Italy», come la pasta e la pizza. L'Accademia ha già il suo manifesto: il magazine del Panino Italiano, che lavora per definire un protocollo con le caratteristiche identificative del nuovo cibo cult, oltre alla realizzazione di una App e di un programma tv. Tra le sue fette il panino italiano suggerisce già nella sua conformazione la potenzialità per fare sistema tra l'inesauribile biodiversità dei prodotti italiani, dalla creatività al design. Anima dell'associazione Anna Prandoni, già direttrice della Cucina Italiana: ma quali sono i suoi panini cult? «Amo la rosetta con il prosciutto cotto da Un posto a Milano: la perfezione della semplicità. Ultimo tango a Parigi da Amuse Bouche: Costanza Zanolini ha creato un format godurioso, che permette di mangiare più panini senza remore, per finire con quello al cioccolato. Per chi ama i sapori fusion, rispettando sempre l'italianità del prodotto la risposta è l'orientale di Panino Giusto: una certezza senza pari, l'inno alla globalizzazione del sapore. Altro must sono i panini di Chiù in Vincenzo Monti: materie prime di grande livello, pane ottimo, porzioni da golosi. E infine due club sandwich speciali: quello del Park Hyatt e di Lina Farage in Brera.

Nella Milano «mordi e fuggi» i panini gourmet non mancano.

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