Sport

In Usa dominano i cavalli In Cina tutti «elettrizzati»

Dalla ritrovata voglia di potenza (Stati Uniti) alla svolta «green» del grande Paese asiatico

Piero Evangelisti

I grandi Saloni dell'automobile stanno perdendo gran parte della loro internazionalità, qualifica assegnata da un ente preposto (l'Oica che raduna tutti i costruttori di veicoli) e, soprattutto, nel corso degli anni acquisita grazie al peso che le Case hanno loro riconosciuto. Ma il mondo dell'Auto Show sta cambiando e rassegne come il New York Auto Show e quella di Shanghai, che ha aperto ieri al pubblico, stanno tornando a essere eventi più «locali», anche se parliamo di metropoli con oltre 10 milioni di potenziali visitatori e delle vere capitali dei due primi mercati mondiali. Sulla carica mediatica dei due eventi pesa sempre di più il web e per dare risonanza all'evento bastano pochi lanci sulla rete che vengono ripresi e moltiplicati all'infinto.

Ovvio che gli investimenti delle Case ne risentano, e che sia più giusto puntare, come ha fatto il Gruppo Fca a New York, su modelli destinati al mercato a stelle e strisce. A cominciare dalla Maserati Ghibli Nerissimo, una versione a tiratura limitata a 450 pezzi tutti destinati a Usa e Canada, equipaggiata, a scelta, dei motori da 350 o 410 cv. Ancora da Fca arrivano due poderose Dodge Durango Srt con motori che toccano i 475 cv e sempre dedicato al mercato Usa è il Grand Cherokee Trackhawk. Nel Paese di Donald Trump i cavalli tornano a essere in prima fila e la svedese Koenigsegg ha raccolto il messaggio facendo debuttare (anche questa soltanto per i clienti locali) una Agera Rs da 1.360 cv. Molto più attenta all'ambiente è Hyundai che sotto il marchio di lusso Genesis ha presentato a New York la Gv80 Concept a celle combustibili a idrogeno, tecnologia dove il costruttore coreano è un vero apripista. Limitata è anche la proposta di Audi: per la R8 V10 Coupé solo 200 pezzi.

Trasferiamoci a Shanghai dove incontriamo l'emergenza smog che rende ormai non più vivibili le metropoli cinesi e che ha spinto il governo a varare una legge che impone alle Case di vendere, entro il 2018, un 8% di auto elettriche. L'obiettivo è di quelli che fanno tremare i consigli di amministrazione in ogni angolo del pianeta, visto che in Cina praticamente tutti i costruttori europei, Usa, coreani e giapponesi sono presenti con importanti joint-venture che li legano alle aziende locali e che oggi gli utili si fanno all'ombra della Muraglia. Non c'è quindi da meravigliarsi se i debutti più significativi, a Shanghai, siano rappresentati da auto a emissioni zero, a cominciare da quelle del Gruppo Volkswagen che da queste parti lo scorso anno ha venduto più di 4 milioni di auto. Dalla galassia di Wolfsburg arrivano tre concept, uno targato Skoda - la Vision E, prototipo di una berlina media con due motori elettrici che con 225 kW di potenza ha un'autonomia di 500 km uno con il marchio Audi - la Gran Turismo Sportback e-tron totalmente elettrica, 435 cv che ha un'autonomia di 500 km e, con il brand della capogruppo, la I.D. Crozz, crossover sportivo completamente elettrico costruito sul pianale Meb che sarà comune a tutte le «elettriche» del colosso tedesco, dove anche Porsche dà il suo contributo con Panamera Turbo S E-Hybrid.

Non manca all'appello il Gruppo Fca che insieme al partner Gac schiera il concept Yuntu di Jeep, un avveniristico (ma non tanto lontano dalla produzione di serie) crossover di taglia large dotato di tecnologia hybrid plug-in (Phev) destinato alla Cina, ma che potrebbe trovare un suo spazio anche su tanti altri mercati. Shanghai rimane comunque una vetrina di livello mondiale per Mercedes-Benz e il Gruppo Psa attraverso il marchio Citroën. Stoccarda ha infatti deciso di far debuttare in Cina il robusto restyling della Classe S (sempre più pronta alla guida autonoma) e il concept della prossima Classe A, un modello certo più vicino all'Europa che al pubblico cinese. Da Citroën arriva invece C5 Aircross, il Suv medio globale della Casa del double chevron.

In grande evidenza Pininfarina con tre concept elettrici realizzati per il partner cinese Hybrid Kintetic Group.

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