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Ma il blog fustigava il quotidiano per i fondi pubblici

Il comico ha messo alla gogna l'organo della Cei: "Ha incassato milioni di euro dal governo"

Ma il blog fustigava il quotidiano per i fondi pubblici

Roma - Grillo vs Grillo. Non è solo il titolo dello show di Netflix a giocare sulla doppiezza del leader comico. I fatti dicono che il capo politico del Movimento Cinque Stelle ha concesso un'intervista in esclusiva a una testata che, dipendesse da lui, potrebbe chiudere domani mattina. Avvenire, infatti, è il quotidiano italiano che percepisce più contributi pubblici. Il giornale dei vescovi nel 2015 ha ottenuto 4 milioni e 190 mila euro. Battendo tutte le altre «imprese editrici» beneficiarie dei fondi erogati dal governo. Finanziamenti destinati ai giornali editi da cooperative di giornalisti, oppure da società la cui maggioranza del capitale è detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali non aventi scopo di lucro. Questo è il caso di Avvenire, con il 75% del pacchetto azionario di proprietà della «Fondazione di Religione Santi Francesco D'Assisi e Caterina da Siena», organismo della Conferenza episcopale italiana.

Beppe Grillo, quindi, ha affidato le sue «confessioni» al quotidiano principe dei contributi pubblici all'editoria. Come scrivono i due cronisti autori dell'intervista: «È la prima volta che Beppe Grillo si racconta così a un giornale: una lunga riflessione quasi privata con immagini che si rincorrono le une con le altre per raccontare l'uomo e il Movimento a cui ha dato origine e che guida con decisione». Si lascia andare il comico: «Sono semplicemente Beppe Grillo. Con le mie passioni, con i miei limiti, con le mie intuizioni».

È lo stesso leader che tuonava contro «i soldi ai giornali». Un tema caro ai grillini sin dalle origini. Si può ancora leggere un post del blog datato 15 gennaio 2006: «Avete mai sentito parlare dei contributi pubblici (nostri soldi) all'editoria?». Grillo cita anche il giornale dei vescovi, che allora aveva percepito «cinque milioni novecentomila euro». Nel 2008 il blog pubblica per mesi stralci del libro dell'ex giornalista di Repubblica Beppe Lopez intitolato «La Casta dei giornali», accendendo la polemica contro i finanziamenti di Stato all'editoria. E nel 2014 nella «Top Ten dei giornali finanziati con soldi pubblici» pubblicata da Grillo, al primo posto c'è proprio Avvenire con 4 milioni 335 mila euro. Mentre a gennaio del 2016 il deputato M5S Giuseppe L'Abbate scrive sul blog: «Il governo regala 120 milioni di euro agli editori, #PropagandaDiRegime». Oltre alle dichiarazioni bellicose, all'attivo ci sono pure due proposte di legge sull'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. Una presentata al Senato nel 2013 dall'allora capogruppo Vito Crimi.

L'altra, del 2015, ha come primo firmatario il deputato Giuseppe Brescia.

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