Scienze e Tecnologia

Zuckerberg vuole farci scrivere con il pensiero

Nel futuro di Facebook potrebbe esserci il pensiero umano trasmesso sul pc, senza bisogno della tastiera. Questo è uno dei punti presentati da Building 8. Il progetto è stato reso pubblico da Zuckerberg negli incontri con le aziende e gli sviluppatori riguardo il futuro prossimo del social network

Zuckerberg vuole farci scrivere con il pensiero

Zuckerberg vuole far apparire sullo schermo quello che ci passa per la testa senza che ci sia più bisogno della tastiera. " E' il fulcro - e il più inquietante - di Building 8, uno dei progetti presentati nelle due giornate di incontri in cui Facebook ha incontrato aziende e sviluppatori per immaginare il futuro prossimo venturo", scrive l'Agi.

Building 8, il team di sviluppo e ricerca di Facebook, è infatti impeganto a progettare questo nuovo prodotto consumer, in grado di permettere agli utenti di postare per mezzo del proprio cervello. Lo scopo è quello di creare un " sistema di silent speech" capace di trascrivere 100 parole al minuto provenienti direttamente dai propri pensieri. La velocità arriverebbe così ad essere 5 volte maggiore rispetto quella di uno smartphone. Ovviamente la decodificazione interesserebbe solo alcuni pensieri.

I pensieri selezionati si comunicherebbero con la voce, ma verebbe mantenuta la privacy del contenuto. Il tutto si svolgerebbe mediante dei sensori, non invasivi e indossabili, che verrebbero prodotti in scala. Oltre a questo progetto, ne esiste un altro correlato: quello di far sentire le persone attraverso la pelle. Facebook sta dunque lavorando su hardware e software in grado di connettere il linguaggio delle persone attraverso la pelle umana. Il futuro, insomma, sta arrivando. E c'è già chi parla di scenari apocalittici in grado di distruggere per sempre il concetto stesso di umanità. C'è da dire, intanto, che questi visori sono molto costosi. Un casco base per una consolle videoludica, ad esempio, si aggira sui 300 euro. Css aveva previsto un 2016 di fuoco per i supervisori, ma i dati degli acquisti sul mercato non sono stati in linea con le aspettative.

Durante la F8, la conferenza degli sviluppatori di Facebook, svoltasi a San Josè, in California, Mark Zuckerberg ha presentato, inoltre, Spaces, il primo prodotto social per la realtà virtuale. Questo consente di chattare e condividere immagini e video tramite la tecnologia di Oculus Rift, la piattaforma di realtà virtuale acquistata nel 2014 al costo di due miliardi di dollari. Una maschera grande come quella di un sub, in grado di tagliare completamente qualunque ponte col mondo reale e proiettare le persone in un universo parallelo e virtuale.

In una dimostrazione, Zuckerberg ha mostrato il video di una scodella di cereali posta su un tavolino, intorno alla quale, la nuova app camera, ha sovrapposto un'immagine di squali intenti a nuotare in cerchio. La realtà alterata, insomma, è uno dei chiodi fissi del patron di Facebook, che intende porre un accento sempre più forte su questo settore.

Zuckerberg ha voluto così provare a segnare il futuro dei social network, ma anche della tecnologia, presentando una serie di innovazioni che possono interessare il prossimo ventennio.

La conferenza è stata vista da 4 mila spettatori presenti in sala e da quasi 600 mila persone connesse in streaming su Facebook.

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