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Attacco Isis sugli Champs Élysées: morto un agente. Un uomo in fuga

Assassinato a colpi di kalashnikov. Due i feriti. Il killer è stato ucciso. Era già noto agli 007: nel mirino la polizia

Francesco De Remigis

Parigi Torna sotto attacco la capitale francese: in piena vigilia elettorale. Domenica ci sarà il primo turno di voto per l'Eliseo. Ma mentre in tv i candidati esprimevano le loro ragioni, ieri, intorno alle 21 un uomo scende da un auto armato di kalashnikov sugli Champs Elysees e spara su due agenti alle prese con un normale controllo del traffico: un poliziotto resta ucciso, un altro ferito alla testa in gravissime condizioni. Un terzo colpito poco dopo. L'assalitore aveva appena scambiato messaggi su Telegram dicendo: «Voglio uccidere un agente». Poi l'attacco. Altri spari si sarebbero uditi poco dopo sempre nei pressi degli Champs secondo le prime testimonianze. L'ipotesi viene però smentita dal ministero dell'Interno, col portavoce sul posto che cerca di mantenere la calma.

La dinamica fa pensare a un commando. Sarebbero almeno tre gli attentatori coinvolti nell'attacco. Uno certamente in fuga dopo la morte del primo assalitore, ucciso dalla polizia. Indagini affidate immediatamente alla procura antiterrorismo da cui filtrano i primi dettagli sull'identità del primo terrorista. Noto alle forze dell'ordine, ha tentato la fuga a piedi dopo aver sparato, ma è stato raggiunto da altri agenti che lo hanno ucciso poco dopo. Sarebbe una delle oltre 12 mila Fiche S segnalate dai Servizi, cioè quei soggetti radicalizzati o no che attentano alla sicurezza dello Stato. L'agenzia Amag, usata dal sedicente Stato Islamico, ha rivendicato l'attentato.

Ancora una volta nel mirino le forze dell'ordine, che parlano anche di un secondo uomo in fuga. Al 99 degli Champs Elysees, nei pressi della fermata della metropolitana, la nuova ferita sulla capitale francese. A due giorni dal voto il presidente François Hollande si è visto costretto a convocare una riunione d'emergenza, spiegando in tv che tutto fa pensare che si tratti di un «attentato terroristico» in cui anche un passante è stato colpito.

In conferenza stampa congiunta con Paolo Gentiloni il presidente americano Donald Trump spiega intanto: «Terrorismo, non finisce mai». Inquietanti le analogie con i fatti del Bataclan. Sarebbe infatti in parte belga il commando entrato in azione ieri sera, a distanza di tempo dalla serie di attacchi che il 13 novembre 2015 colpirono Parigi. Il portavoce del ministero dell'Interno chiede a tutti i cittadini di restare a casa. «Nessuno deve venire sugli Champs Elysees». Anche se, precisa, «non ci sono stati altri avvenimenti, solo un evento di questo tipo a Parigi». La preoccupazione è che potesse esserci un'azione coordinata. Ma un'altra operazione di polizia a est della capitale francese sarebbe andata in scena nella notte. L'auto dell'attentatore, un'Audi 80, immediatamente «sminata», è all'esame della scientifica. Gli artificieri hanno verificato che non ci fossero a bordo sostanze esplosive, poi le forze speciali hanno fatto irruzione nell'appartamento considerato la base dell'attentatore.

Non filtra ancora nulla. Ma si guarda agli ultimi sondaggi, che fino a ieri davano in vantaggio Emmanuel Macron. L'ultimo Ifop, su un campione più ampio del solito (2.810 persone), vede in testa il candidato di En Marche per il voto di domenica col 24%, anche se la rilevazione ha un margine di errore di circa due punti. L'attacco di ieri potrebbe cambiare ulteriormente le cose. «Minaccia incalcolabile, diventa parte delle nostre vite quotidiane e il contrasto al terrorismo sarà un imperativo negli anni a venire», fa in tempo a dire Macron in tv informato dell'accaduto. Marine Le Pen, che in un non-dibattito in cui i candidati entravano in scena per 15 minuti, uno dopo l'altro, resta accreditata del 22,5%. Il neogollista François Fillon è salito al 19,5% e si rivolge agli elettori di destra: «Se votate Le Pen, avrete Macron all'Eliseo». In tarda serata la polizia ha emesso un mandato d'arresto per un secondo assalitore, un uomo venuto dal Belgio che aveva superato senza problemi i controlli in una Francia colpita di nuovo al cuore.

Alle 22, linee della metro parzialmente interrotte e persone intrappolate sulle banchine.

Sugli Champs sirene, lampeggianti e ambulanze.

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