Cronaca locale

La fidanzata di Corona: «Buste di soldi dalle serate»

La cantante delle «Donatella» Silvia Provvedi difende l'ex agente: «Lavorava moltissimo»

Buste zeppe di contanti, anche 25mila euro, frutto del «nero» guadagnato nelle serate in discoteca. Silvia Provvedi, 23 anni, fidanzata di Fabrizio Corona, ha testimoniato al processo contro l'ex re dei paparazzi. Confermando la tesi della difesa sulla provenienza del denaro poi sequestrato all'imputato e difendendo il compagno.

«Ci vedevamo nel fine settimana - ha spiegato - ed è successo che arrivasse con buste che contenevano denaro in contanti». Corona è accusato di intestazione fittizia di beni e frode fiscale. La polizia ha trovato circa 2,6 milioni di euro nel controsoffitto di una sua collaboratrice e in una banca austriaca. La giovane cantante del duo «Le Donatella», già concorrente di X Factor e dell'Isola dei Famosi, ha aggiunto che «su alcune di quelle buste c'era scritto l'importo del denaro contenuto, 5-10 o 20-25mila euro» e che il fidanzato le prendeva «solo per contare o per portarle negli uffici della sua società (la Atena, ndr). Io non ci ho mai messo il naso, mi facevo gli affari miei - ha precisato Silvia, rispondendo alle domande dell'avvocato Luca Sirotti -. Ho sempre pensato che fosse denaro per la sua società derivante dal lavoro svolto. Fabrizio teneva i soldi in ripostiglio, accanto ai giacconi, vicino alla camera da letto».

Provvedi ha raccontato di avere conosciuto Corona nel luglio 2015 a Lonate Pozzolo «dove mi ero recata per il lancio della testata di Playboy. Io e mia sorella eravamo in copertina, Fabrizio si occupava della direzione artistica. Tempo un mese di collaborazione professionale ed è nata anche una relazione affettiva. Nell'aprile del 2016 sono tornata dal Marocco, dove ero stata per lavoro, e abbiamo cominciato a convivere a casa sua. Il nostro rapporto si è consolidato. Io ero a conoscenza del suo lavoro e vi posso raccontare la sua giornata tipo. Alle 9 andava in palestra, poi in ufficio e io andavo a prenderlo alle 21, il tempo di fare la spesa, cose che fa una coppia normale, e poi alle 22 doveva rientrare (Corona era soggetto alle restrizioni del Tribunale della sorveglianza, ndr). Ha sempre lavorato moltissimo e si concedeva pochi svaghi. Questo creava anche difficoltà nella coppia». Provvedi è tornata poi sulla lite di Corona con l'ex calciatore Giuseppe Sculli: «Non voleva che mi preoccupassi, è sempre stato protettivo con me». E sulla bomba carta esplosa sotto casa dell'ex agente il 15 agosto scorso, episodio da cui è scaturito l'ultimo arresto di Corona: «Fabrizio era molto arrabbiato perché non capiva come da parte lesa fosse diventato colpevole», ha concluso la ragazza.

RC

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