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La Cina sfida Wikipedia e lancia la sua enciclopedia digitale alternativa

La Cina sfida Wikipedia e annuncia la sua "Chinapedia", un'enciclopedia digitale che conterrà "tutto il sapere del mondo" spiegato "con caratteristiche cinese"

La Cina sfida Wikipedia e lancia la sua enciclopedia digitale alternativa

È già stata ribattezzata "Chinapedia" perché, nelle intenzioni del suo ideatore, farà concorrenza all'enciclopedia online più famosa del mondo: 300mila voci, di almeno due pagine ciascuna, "con caratteristiche cinesi".

Un'impresa più che ambiziosa se si pensa che la gloriosissima Enciclopedia Britannica è lunga solo la metà di quanto annunciato all'Accademia cinese delle scienze di Pechino dal direttore del progetto, Yang Muzhi, che sogna di costruire una vera e propria "Grande Muraglia della cultura".

Sarà il primo libro digitale che raccoglierà e spiegherà praticamente "tutto il sapere del mondo", ovviamente, "con caratteristiche cinesi", come recita il dogma del Partito comunista. Ma restano i dubbi sulla reale riuscita, soprattutto considerando che, in Cina, sia i libri di carta che quelli virtuali vengono sottoposti alla censura e che già numerose voci "scomode" sono state epurate dalla versione in mandarino di Wikipedia.

"L'accesso a Wikipedia è parzialmente bandito - ha spiegato il South China Morning Post che per primo ha dato la notizia del progetto sulla Chinapedia, riportata da Repubblica - Molte voci di scienza o tecnologia possono essere lette, ma la ricerca di parole-chiave sensibili come 'Dalai Lama' o 'Xi Jinping' faranno perdere la connessione".

L'annuncio, intanto, è stato accolto con gioia dai cittadini del Dragone, anche perché la realizzazione di quest'opera enciclopedica richiederà il concorso delle migliori menti del Paese: a tal scopo sarebbero già stati richiamati in servizio oltre ventimila studiosi.

Ma il compito si preannuncia arduo, soprattutto perché, molto ottimisticamente, l'obiettivo sarebbe quello di riuscire ad andare online già nel 2018.

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