Cronache

Coppia italiana batte record: hanno scalato assieme tutte le vette più alte

Una coppia italiana di Tarvisio ha battuto un record di alpinismo: sono stati i primi ad aver scalato assieme tutte le 14 vette più alte del pianeta, sopra gli 8 mila metri

Coppia italiana batte record: hanno scalato assieme tutte le vette più alte

Una coppia di alpinisti di Tarvisio ha ragginto un curioso record: è la prima ad aver scalato insieme tutte le montagne più alte del pianeta.

L'ultima vetta Nives Meroi e Romano Benet l'hanno conquistata proprio oggi, quando hanno raggiunto la cima dell'Annapurna, in Nepal, a 8.091 metri d'altezza. Era l'ultimo dei 14 Ottomila della Terra che mancava alla loro collezione, iniziata nel 1994.

Si trtta del secondo tentativo:nel 2009 dovettero rinunciare a scalare l'Annapurna, la "Dea dell'abbondanza", a causa delle condizioni proibitive della montagna. Come nelle precedenti, anche quest'ultima ascensione si è svolta senza ossigeno supplementare e senza ausilio di portatori d'alta quota.

"È stata la salita più impegnativa ma anche la più bella. L'ascensione dell'Annapurna incarna in pieno il nostro modo di vivere la montagna: abbiamo lavorato di squadra con gli spagnoli, pestato neve alta fino alla cintola, portato su e giù la nostra tenda, faticato tantissimo", ha raccontato Nives Meroi dal campo 4, appena rggiunto, dove si fermeranno a riposare dopo la scalata che li ha fatti entrare nella storia dell'alpinismo.

Nives e Romano, rispettivamente classe 1961 e 1962, hanno raggiunto la cima dell'Annapurna passando dalla via tradizionale, riuscendo però ad evitare i passaggi più pericolosi grazie ad una variante del percorso. I due sono saliti dalla via dei Francesi, che come ha spiegato Nives "non veniva ripetuta da molto tempo". Oggi si godranno il meritatissimo riposo, domani, invece, i due scalatori inizieranno la discesa a valle, che potrebbe richiedere due giorni.

Secondo il sito 8000ers.

com, oltre alla coppia originaria di Tarvisio, solo altri 34 scalatori hanno scalato tutti gli Ottomila e solo la metà di questi non ha utilizzato ossigeno supplementare.

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