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Dumoulin crono rosa strapazza Quintana. Ma Nibali si riscatta

L'olandese rifila quasi 3 minuti all'ex leader Lo Squalo si difende: "Rimediato il Blockhaus"

Dumoulin crono rosa strapazza Quintana. Ma Nibali si riscatta

Montefalco - Il timore era che potesse prendere una sbornia, di quelle brutte e tristi. Invece, Nibali brinda sereno: la crono tra i vigneti del Sagrantino è una giornata da ricordare e festeggiare come si conviene. «Sapevo di aver lavorato bene, ed ero molto fiducioso di poter recuperare qualche secondo prezioso dopo la tappa di domenica sul Blockhaus», ha spiegato il siciliano.

Nibali brinda a un Giro tutt'altro che chiuso, ma chi non si stacca dalla damigiana è l'olandese Tom Dumoulin. Altro che sorseggiare le strade del Sagrantino. Tom Dumoulin si beve in un sorso la crono di Montefalco, mettendo in mostra una prova di assoluto livello.

Sul mangia e bevi che da Foligno porta i corridori a Montefalco, la farfalla di Maastricht, vice campione olimpico della crono, annichilisce la concorrenza volando ad oltre 47 km di media, e rifilando 49 secondi al gallese Geraint Thomas (quello coinvolto domenica scorsa nella caduta di gruppo causata da una moto della polstrada) e 56" al lussemburghese Bob Jungels.

In classifica generale il tulipano rosa ora ha un vantaggio importante, tutt'altro che risicato: 2'23" su un Quintana in chiara giornata no (ne ha presi 2'53" da Dumoulin) e proprio per questo il ragazzone olandese non può essere sottovalutato, anzi, va messo subito sotto pressione, altrimenti saranno dolori.

«Ho proprio un bel vantaggio ha spiegato Dumoulin fasciato dalla rosa -. Come ha dimostrato sul Blockhaus, Quintana è chiaramente il corridore più forte in salita, la corsa però è ancora lunga, ma oggi (ieri per chi legge, ndr) posso sorridere io».

L'olandese è un fiume in piena. Sprizza gioia e felicità da ogni poro. Sente d'aver compiuto davvero una grande impresa, e conferma di essere qui non solo per puntare ad un posto sul podio. «L'anno scorso ho vestito per 6 giorni la maglia rosa, ritrovarmela indosso è stupendo e non è una coincidenza. Ormai sono al livello dei migliori e posso giocarmela. La terza settimana di questo Giro sarà durissima, ma darò l'anima per arrivare in rosa fino a Milano». Più chiaro di così.

Vola a cronometro, la farfalla di Maastricht. Sa difendersi in salita, con lucidità e intelligenza. Terreno per attaccarlo ce n'è fin che si vuole, ma va messo sotto fin da subito, perché l'ultima tappa sarà ancora una prova contro il tempo: da Monza a Milano, 30 km contro il tic tac. Un bonus ghiotto per l'olandese, che avrà a disposizione un calcio di rigore.

Festeggia Dumoulin, ma lo fa anche il nostro Nibali. Cercava risposte. Voleva dare un segno della sua presenza in questo Giro che l'aveva visto non brillantissimo domenica sul Blockhaus. Il siciliano ottiene un buonissimo sesto posto di tappa, e guadagna ben 46 a Quintana, anche se deve cedere a Dumoulin oltre due minuti.

Tra quelli che escono ridimensionati c'è anche il francese Thibaut Pinot, che aveva la possibilità e il terreno per poter fare molto meglio, invece il galletto paga 2'42 a Dumoulin e nella generale ora è a 2'40 dal nuovo leader, 7 meglio di Nibali quinto.

«Siamo solo all'inizio commenta Paolo Slongo, allenatore di Nibali -. Ci aspetta una terza settimana da mal di testa».

E non sarà per il Sagrantino.

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