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Berlusconi avverte: "Il Pd non ha i numeri Serve legge condivisa"

Pronto a trattare ma non arretra sul sistema proporzionale: "Vinciamo solo se europeisti"

Berlusconi avverte: "Il Pd non ha i numeri Serve legge condivisa"

Berlusconi determinato, scalda i muscoli per la campagna elettorale. Posticipa alla serata di ieri il rientro ad Arcore e vede i suoi in una serie di incontri riservati. Confida: «Nonostante i miei figli continuino a pressarmi affinché lasci la politica, per senso di responsabilità resto in campo». E spiega: «Non posso mica lasciare il Paese in mano al Pd né tantomeno a Grillo». L'incubo del Cavaliere: «Dobbiamo evitare che si formi un'alleanza tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. Ma la vedo abbastanza assurda». Non solo: «Va impedita pure una liaison tra la Lega e i grillini. E questa la vedo altrettanto assurda». In un messaggio a «Orgoglio azzurro» stimola i suoi: «Noi queste elezioni le vogliamo vincere e crediamo di essere in grado di farlo. Se il centrodestra sarà unito e se avrà una forte connotazione liberale e cristiana, se saprà essere europeista nel senso vero della parola, quindi capace di proporre e di imporre all'Europa un cambiamento radicale senza il quale l'Europa non avrebbe futuro, noi potremo vincere».

Anche se Berlusconi non si fa molte illusioni, il leader ripete: «Continuiamo a chiedere il proporzionale». Regalo che Renzi non recapiterà ad Arcore. Ma il Cavaliere insiste: «Spero che la legge elettorale sia condivisa. Il Pd comprenda che questa è l'unica strada percorribile, che forzature capaci di alterare la volontà dei cittadini non hanno una maggioranza parlamentare ed allontanano, invece di avvicinarlo, il ritorno alle urne. Ecco perché, in funzione di ulteriore interdizione del «Rosatellum», il Cavaliere benedice l'operazione «nuovo gruppo al Senato», parlando con Gaetano Quagliariello e i due senatori Giovanni Bilardi e Ulisse Di Giacomo. Berlusconi, a prescindere dalla data del voto, vuole tenersi pronto. Ecco perché non si risparmia nei confronti delle molte iniziative apparecchiate dal partito. Il leader è in prima fila nel foundraising: servono soldi perché la politica costa e la nuova legge sul finanziamento dei partiti gli impedisce di aprire il portafogli, come fatto finora. Lo stesso Berlusconi interviene su Facebook per sostenere la campagna «2x1000 a Forza Italia». «Ci hanno combattuto in tutti i modi: aggressioni mediatiche e giudiziarie, brogli e leggi liberticide - scrive - Ora hanno inventato una norma che mi impedisce di finanziare l'attività del movimento». Serve il contributo di tutti.

L'ex premier farà da calamita. Così, oggi a Milano, sarà in via Vivaio per «un incontro animalista» organizzato da Michela Vittoria Brambilla. Obiettivo: accalappiare consensi dei milioni di italiani che posseggono animali. Poi, forse, sarà in corso Magenta, a Milano, per l'ultima tappa della scuola di formazione di Forza Italia, promossa da Alessandro Cattaneo. Presenti: Paolo Romani, Maria Stella Gelmini e Stefano Maullu. Ospite d'eccezione: Fabio Vaccarono, capo di Google Italia. Segno che il partito studia il web con i massimi esperti del settore. Una stoccata al governo arriva pure sull'ultima proposta del ministro Pinotti che aveva parlato di servizio civile obbligatorio. Pollice verso del Cavaliere: «Noi abbiamo abolito il servizio di leva obbligatorio, ulteriore tassa imposta ai giovani, pagata in tempo e in lavoro. Oggi incredibilmente il governo vorrebbe fare un passo indietro istituendo il servizio civile obbligatorio. Una sorta di corvée medievale.

Un provvedimento da socialismo reale fuori tempo e fuori luogo».

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