Politica

Black out a Roma Termini Caos, treni fermi per 2 ore

Un guasto all'impianto elettrico manda in tilt lo snodo principale delle ferrovie. Maxi ritardi

Migliaia i pendolari del Lazio sono rimasti intrappolati ieri sera per ore nella stazione di Termini in tilt per il guasto all'impianto elettrico. Non ci sono stati intossicati o feriti e il principio d'incendio è stato subito spento. Al momento l'ipotesi è che ci sia stato un guasto a un macchinario. Caos comunque. Perchè il corto circuito in una sala di servizio ha bloccato la circolazione del treni poco dopo le 19. A fermarsi è stata la centralina che alimenta la corrente della cabina di controllo che regola la circolazione dei convogli in entrata e in uscita dallo scalo ferroviario. Disagi e proteste fino quasi alle 20 circa quando, dopo un paio d'ore, è stata riattivata la centralina di alimentazione elettrica dei sistemi di controllo e gestione del traffico e gli operatori hanno ripreso il controllo. Alle 20.40 è partito un treno regionale per Formia. «Il blackout alla stazione Termini di Roma è in via di soluzione...» ha infatti annunciato il ministero dei Trasporti aggiungendo che il ministro Delrio è sempre stato in costante contatto con Ferrovie dello Stato.

Serata duifficile con intervenuti i vigili del fuoco e dei soccorsi anche se fortunatamente non ci sono stati feriti o persone coinvolte. La Polfer esclude l'origine dolosa: a dar luogo alle fiamme sarebbe stato il corto circuito. Ma è stato dfficile informare i passeggeri poiché sono andati in tilt anche gran parte degli altoparlanti ed era possibile sentire gli annunci solo in un'area ristretta della stazione. I treni fermi e perchè sono scattai i sistemi di sicurezza e centinaia i passeggeri in attesa. Ripercussioni e disagi anche in altre stazioni della Capitale con disagi e ritardi anche a Tiburtina e Ostiense.

«Ancora una volta gli utenti del trasporto ferroviario subiscono disagi immensi -afferma Carlo Rienzi presidente del Codacons, commentando quanto accaduto alla Stazione- Pesantissimi i ritardi che si sono accumulati presso la stazione e le ripercussioni e i rallentamenti che si sono registrati anche su altre linee coinvolgendo migliaia di passeggeri. Una situazione di caos inaccettabile per la quale i responsabili saranno chiamati a risarcire gli utenti. Tutti i passeggeri che hanno subito ritardi hanno ora diritto ad un indennizzo: il Codacons si farà promotore di una azione risarcitoria collettiva in favore dei viaggiatori». «Dopo un'interminabile attesa ci hanno comunicato 120 minuti di ritardo dei convogli - racconta Giovanni Ardita, referente di Ladispoli e Cerveteri per il sindacato Ugl. Questa volta è colpa di un guasto, altre volte nemmeno si sa. E dopo una giornata di lavoro siamo bloccati qui. Ritardi quotidiani, treni soppressi, carrozze sovraffollate, bagni da anni chiusi nelle stazioni.

Nessun rispetto per gli utenti della Fl5 che pagano biglietto e abbonamenti».

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