Politica

Cane fugge in metrò: preso dopo 12 stazioni

Il meticcio si è infilato nelle gallerie. Convogli bloccati da Atm e mattinata di disagi

Milano «Fortunato come un cane in chiesa» è un modo ironico per dire che si è stati presi di mira dalla sfortuna. D'ora in avanti, però, per parlare di un tipo così curioso da essersi inoltrato in un luogo che gli è assolutamente vietato, diventando un pericolo per se stesso e per gli altrui, potremo dire «fortunato come un cane in metrò». Sì, ieri un meticcio di piccola taglia è riuscito a bloccare completamente la circolazione dei treni sulla linea gialla della metropolitana (la tre) per essersi fatto una passeggiata nel buio delle gallerie. Si, un «giretto» che lo ha portato ad andarsene a zonzo da Porta Romana fino ad Affori centro, il capolinea. Dodici fermate e otto chilometri a quattro zampe durante i quali, il cagnolino marrone con il guinzaglio nero è stato seguito con grande difficoltà sui monitor della centrale operativa. La situazione, infatti, rischiava di finire nel peggiore dei modi, sia per il cane che per la circolazione. Un pericolo latente al quale hanno messo fine due addetti alla sicurezza di Atm, dopo oltre un'ora di stop dei mezzi, catturando il cagnetto al capolinea.

Sono le 9.10 ieri quando una voce femminile annuncia che il metrò si ferma «per la presenza di un cane in galleria». E man mano che il meticcio corre verso il capolinea della linea gialla, il blocco si sposta con lui: tra Repubblica e Maciachini, poi tra Centrale e Comasina. Atm, l'azienda trasporti milanese, informa in tempo reale gli utenti con il suo servizio «Social Informa», quindi fornisce come sempre nei tratti bloccati gli autobus sostitutivi. I passeggeri però a quell'ora sono tanti, troppi perché lo stop dei treni possa restare un contrattempo senza trasformarsi in un grande disagio che coinvolge anche il traffico in superficie. Al punto che, quando arriva il tweet con la bella notizia che tutto si è risolto, è una vera e propria folla quella che corre a riempire le banchine delle stazioni della linea gialla.

Un'ora dopo la fuga del cane il proprietario - forse intuendo che per lui possa mettersi male - si presenta con lo sguardo ignaro e preoccupato a un agente di stazione di Porta Romana. Dice di aver perso il suo cagnetto che recupererà poi alla Protezione animali. Ora rischia una sanzione per abbandono di animali e forse risponderà di interruzione di pubblico servizio.

Per ribadire che è stato «fortunato come un cane in metrò».

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