Cultura e Spettacoli

«Non mi piacciono gli artisti che si occupano di politica»

Tommaso Martinelli

Con la sua proverbiale schiettezza, Luca Ward dice la sua su temi di stringente attualità come precarietà, immigrazione e scempi ambientali. Il popolare attore romano, presto a teatro con il musical Mamma mia!, si racconta a OFF.

Luca, presto la vedremo in una nuova versione del musical Mamma mia!...

«Ho detto sì con entusiasmo al produttore Massimo Romeo Piparo, che ha deciso di coinvolgermi in questo progetto assegnandomi un personaggio originario di Ostia, come me. Partiremo in estate con un tour che toccherà molti teatri, tra cui il Sistina di Roma».

Quanto è difficile lavorare a teatro?

«Io mi ritengo fortunato ma la situazione, in generale, è drammatica. La gente pensa che sia tutto rose e fiori ma non è così. L'altra notte ho sentito al TG, che in Italia tra attori, maestranze, tecnici, registi e sceneggiatori siamo tre volte il numero degli operai della Fiat, eppure nessuno parla mai di noi lavoratori precari. Sono sempre di più i miei colleghi che, per sopravvivere, lavorano come camerieri».

Ha sempre voluto fare l'attore?

«No, mi sarebbe piaciuto fare il pilota di linea. Poi, però, son dovuto diventare attore per necessità. Ho perso mio padre quando avevo 13 anni e mia madre rimase sola, senza un lavoro, e con tre figli a carico. E a quel punto cominciai a lavorare nel doppiaggio e a teatro per sbarcare il lunario».

È sempre stato un uomo che non le manda a dire.

«Sono un uomo indipendente. Io, per esempio, quelli che si schierano politicamente non li riesco a capire. Un tempo gli artisti erano anarchici, oggi si rendono patetici. Quando ho saputo che Bruce Springsteen era andato a suonare per sostenere la Clinton alle Presidenziali americane, ho chiuso in un cassetto tutti i suoi dischi.

Sul fronte sociale, però, non si è mai tirato indietro, per esempio contro la discarica di Malagrotta o contro la violenza sulle donne...

«Vorrei lasciare ai miei tre figli un mondo migliore. La discarica di Malagrotta è uno scempio: tra inquinamento di falde acquifere e aumento di malattie gravi. Li sbatterei tutti in galera, quelli che hanno provocato questo disastro ambientale. Come il problema degli immigrati, che mi fa vergognare di essere italiano.

Anziché mandare questa povera gente in strutture che sembrano , perché non farla lavorare e farci aiutare a rimettere in piedi il nostro Paese?».

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