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Trump a Betlemme: "Abbas e Netanyahu pronti a lavorare per la pace"

Donald Trump a Betlemme incontra il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas: "Sono impegnato a cercare di far raggiungere un accordo di pace tra palestinesi e israeliani".

Trump a Betlemme: "Abbas e Netanyahu pronti a lavorare per la pace"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è recato a Betlemme (Cisgiordania) per un incontro con il leader dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen). La visita arriva all'indomani di quella in Israele, dove ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu, rinsaldando l'asse con Tel Aviv. Trump è giunto a Betlemme poco prima delle 10 ora locale (le 9 in Italia) attraverso il "checkpoint 300", che separa i "Territori occupati" da Israele. E' stato accolto in città con uno striscione in cui lo si definisce "l'uomo della pace". Imponenti le misure di sicurezza adottate a Betlemme, con circa duemila agenti schierati.

Alla vigilia dell'arrivo a Betlemme, l'Anp, con una dichiarazione del suo portavoce, Nabil Abu Rudeina, ha elogiato "l'impegno dichiarato del presidente Usa per raggiungere un accordo di pace" israelo-palestinese. Ed ha sottolineato in particolare "l'importanza dei discorsi di Trump a favore della pace in Medio Oriente, sia nei discorsi pronunciati da Washington che in quelli durante la visita in corso nella regione".

"Tanti bei giovani innocenti" sono stati uccisi da "malvagi perdenti, non li chiamerò mostri, sono perdenti", ha detto Trump commentando l'attentato di Manchester, dopo l'incontro con il leader palestinese. "Sono impegnato a cercare di far raggiungere un accordo di pace tra palestinesi e israeliani. Il presidente Abbas mi ha assicurato di essere pronto a lavorare in buona fede per un accordo di pace ed il premier Netanyahu ha fatto lo stesso" (video).

Trump ribadisce che l'America è pronta a dare tutto il suo aiuto per "forgiare la pace tra israeliani e palestinesi". E si è detto "fermamente" convinto della possibilità di raggiungere un accordo che potrà avere conseguenze positive per tutta la regione. E sottolinea quanto dichiarato nei giorni scorsi a Riad: "Ho chiesto ai leader arabi di combattere il terrorismo. Quella jihadista è un'ideologia che deve essere cancellata" con l'obiettivo di "un mondo più sicuro".

Il presidente palestinese Abu Mazen ha di nuovo sostenuto la soluzione dei due Stati per giungere alla pace in Medio Oriente, che implica la creazione di uno Stato palestinese indipendente. "Ribadisco una volta di più la nostra posizione - ha detto - quella dei due Stati secondo le frontiere del 1967. Uno Stato palestinese con capitale a Gerusalemme est, che viva a fianco di Israele nella pace e nella sicurezza". E ancora: "Siamo pronti ad aprire il dialogo con gli israeliani per rafforzare la fiducia e creare una reale opportunit’a per la pace. Non siamo contro l’ebraismo come religione ma contro l’occupazione, la colonizzazione" dei territori palestinesi e "il rifiuto di Israele di riconoscere lo Stato di Palestina, come noi abbiamo fatto con loro".

Abu Mazen si è poi rivolto a Trump con un auspicio: "Spero che sarai ricordato nella storia come il presidente che ha ottenuto la pace tra israeliani e palestinesi". Il leader dell'Anp ha sottolineato che "il conflitto con Israele non è di natura religiosa" e si è detto pronto al "dialogo con gli israeliani". "I nostri problemi riguardano l'occupazione, gli insediamenti e il rifiuto di Israele di riconoscere il nostro Stato". Ed ha sollevato la questione dei palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane, chiedendo al governo dello Stato ebraico di trattarli "con umanità".

Nei Territori palestinesi, ha concluso Abbas, devono essere "costruiti ponti, non muri".

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