Economia

Il Monte quasi salvo si libera delle sofferenze

Il Monte quasi salvo  si libera delle sofferenze

Mentre le venete tremano, a Siena si tirano le fila di un accordo imminente con Bruxelles. Ieri il cda del Monte Paschi ha fatto il punto sul nuovo piano al 2021 ancora al centro del confronto con Bruxelles per quanto riguarda soprattutto il capitolo costi del personale. Trovata la quadra sugli esuberi (sui cui la Commissione Ue ha alzato l'asticella), la richiesta di ricapitalizzazione precauzionale potrebbe essere approvata in tempi rapidi in modo da procedere a giugno con l'iter del salvataggio statale.

Nelle stanze di Rocca Salimbeni si spera, inoltre, che possa essere limato al ribasso il fabbisogno di capitale di 8,8 miliardi fissato inizialmente da Francoforte. A sgombrare la strada verso il via libera dell'Europa attesa ormai da più di cinque mesi sembra essere il piano sulla cessione degli npl. Saranno Fonspa e Fortress ad affiancare Atlante nella maxi-cartolarizzazione delle sofferenze. Parliamo di 27 miliardi lordi da trasferire a un veicolo ad hoc (a un valore vicino al 20%) con il coinvolgimento del fondo Elliott come ulteriore investitore.

Nel frattempo, gli analisti di Berenberg hanno dedicato alle banche italiane un report dal titolo «La speranza è l'ultima a morire» in cui sottolineano che il mercato vuole sapere quali istituti siano più esposti ai tassi in aumento. «I tassi in aumento possono essere una maledizione, non una benedizione per le banche italiane», si legge nello studio. Senza contare, aggiunge la banca d'affari, che l'Italia deve ancora affrontare il problema delle sofferenze. L'autorità bancaria europea stima che il 15,3% dei prestiti inevasi siano crediti deteriorati, tre volte la media europea. I fondi di salvataggio non hanno abbastanza potenza di fuoco per affrontare questo problema. Più a lungo rimane l'incertezza sul valore degli asset, più costoso sarà affrontare il problema.

Mps e le venete sono corse ai ripari, ma basterà? «Nonostante la pianificazione o la ricapitalizzazione abbia raggiunto quasi 40 miliardi negli ultimi 18 mesi, stimiamo che le banche italiane abbiano bisogno di 40-90 miliardi di nuovo capitale», avvertono gli esperti della banca d'affari.

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