Cronache

Mantova, femministe contro Intimissimi: "Pubblicità sessista"

A Mantova sono una decina i poster tappezzati sopra i cartelloni pubblicitari di Intimissimi dalle donne del movimento femminista 'Non una di meno'

Mantova, femministe contro Intimissimi: "Pubblicità sessista"

"Anche questa è violenza". A Mantova il movimento femminista “Non una di meno” si scaglia contro la catena Intimissimi affigendo adesivi o poster sopra i cartelloni pubblicitari che reclamizzano i loro prodotti.

"Il nostro non è accanimento contro Intimissimi - spiegano dal movimento - ma contro il linguaggio sessista della comunicazione". "Un’azione simbolica - precisano alla Gazzetta di Mantova - Non ci scandalizza la nudità, ma l’uso stereotipato del corpo della donna. In Italia, molto più che in altri paesi d’Europa, tanti prodotti di consumo vengono pubblicizzati usando il corpo o parti del corpo della donna. I media ci propongono costantemente un modello di donna eteronormato che non è rappresentativo delle diversità di ognuna di noi: pelli lisce e depilate, corpi magri e tonici, ragazze giovani ed ammiccanti".

Il movimento, nato in Argentina nel 2015 e diffusosi poi in Italia e in Europa, ha quindi «scelto di sanzionare Intimissimi con la scritta “Anche questa è violenza”, per ribadire "che la violenza non è solo fisica ma pervade tutti gli ambiti della società in cui viviamo".

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