Attentato a Londra

Londra, i misteri del commando jihadista: coltelli viola e sabbia in borsa

Al Borough Market trovati i tre coltelli usati per sgozzare i passanti. Scotland Yard: "Coltelli fuori dal comune". E sul van trovate borse piene di sabbia

L'arma usata dai jihadisti nell'attacco sul London Bridge
L'arma usata dai jihadisti nell'attacco sul London Bridge

"Stiamo ancora cercando di scoprire dove abbiano rimediato coltelli così fuori dal comune". Il comandante Dean Haydon, capo dell'Antiterrorismo della Metropolitan Police, sta facendo analizzare i coltelli viola trovati vicino ai cadaveri dei tre jihadisti, Khuram Shazad But, Rashid Redouane e Youssef Zaghba, su un marciapiede del Borough Market. "Chiunque sa qualcosa, ce lo faccia sapere - spiega - potrebbero essere informazioni cruciali per l'indagine". Le tre armi, usate per sgozzare i passanti, hanno attirato l'attenzione per il colore viola: sono di ceramica, hanno una lama da 30 centimetri ed è stato applicato del nastro adesivo sul manico per non perdere la presa.

Il lavoro dell'intelligence inglese è solo agli inizi. Sono, infatti, ancora molti i punti interrogativi che aleggiano sulla ricostruzione dell'attentato sul London Bridge. Solo oggi è emerso dalle indagioni che i tre terroristi islamici, che la scorsa settimana hanno seminato terrore e morte a Londra, avevano in mente di ripetere nella capitale britannica gli scenari di Nizza e Berlino, dove, rispettivamente a luglio e a dicembre scorsi, due camion vennero utilizzati per compiere stragi. I tre avevano, infatti, cercato di affittare un tir ma il pagamento non era andato a buon fine. A quel punto Khuram Shazad Butt, Rachid Redouane e Youssef Zaghba, ha spiegato Haydon, "ripiegarono su un piano B affittando un furgoncino" (un van renault bianco targato HN66 TKX) che poi riempirono, tra le altre cose, di tredici bottiglie molotov non utilizzate nell'attacco che a Londra uccise nove persone.

Tra i punti da chiarire ci sono i coltelli che sono stati trovati accanto ai cadaveri dei jihadisti. Alla redazione di Repubblica è stato segnalato che queste armi, la cui marca è "Ernesto", possono essere acquistate nei supermercati Lidl. E proprio dall'Irlanda proveniva Rachid Redouane. La sua scelta non è stata affatto casuale: la lama in ceramica permette a chi ne è in possesso di eludere i metal detector. Tra le prove catalogate da Scotland Yard c'è, poi, il materiale trovato sul camioncino affittato per commettere la strage. "Avevano raccontato alle loro famiglie che il van serviva loro per fare un trasloco", spiega il comandante Dean Haydon. A bordo sono stati trovati tredici bottiglie di vino, piene di liquido infiammabile e con un pezzo di straccio infilato nel collo, un paio di accendini, alcune sedie da ufficio, una valigia e a borsoni pieni di sabbia. Su questi ultimi si è spostata ora l'attenzione degli inquirenti.

"Forse - ipotizza Scotland Yard - servivano ad appesantire il van e dimostrare a chi era all'esterno che era carico".

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