La diciottesima ora del venerdì

di Gianfranco Chierchini

Non è il titolo di un nuovo thriller, ma l’ora in cui avviene il maggior numero di incidenti stradali, soprattutto nei mesi di giugno e, ancor più, di luglio.
Nel 2015, l’ultimo anno interamente disponibile nelle statistiche ufficiali,  la diciottesima ora ha visto il massimo di incidenti in confronto a ciascuna delle altre  24 (13.304 su un totale di 174.539), con il più alto numero di morti (240 su 3.428) e di feriti (18.767 su 246.920).
La giornata di venerdì ha segnato il record di incidenti, 26.900  e di feriti 37.110,  mentre il numero di morti è maggiore nelle giornate di sabato e di domenica.
E il mese di luglio detiene il primato per incidenti (17.448), per morti (394) e per feriti (24.761), staccando di poco il precedente mese di giugno.

Il gatto nero non c’entra…

Con una  ferrea costanza, i valori del 2015 si ritrovano nelle statistiche degli anni e dei decenni precedenti, da quando nel nostro Paese è iniziata la cosiddetta “motorizzazione di massa”.
Esiste una causa di questo fenomeno, che non sia quella del gatto nero delle favole?
Più che una sola, devono essere prese in considerazione numerose cause  che, assieme, concorrono a determinare questo fenomeno.
I tanti motivi degli incidenti il venerdì pomeriggio.
Il venerdì nel tardo pomeriggio, le grandi arterie in uscita dalle città si riempiono di automobilisti che cercano un po’ di riposo e  di fresco per il fine settimana, e questo accade in maniera maggiore nei mesi di giugno e di luglio, quando la stanchezza di un anno di lavoro si somma al fastidio dell’afa urbana. Tutti hanno fretta, molti guidano in un modo più aggressivo del normale, magari anche per l’ultimo bisticcio in ufficio. L’uscita dalla città presenta strade molto più congestionate del solito e anche un piccolo tamponamento in autostrada o nella statale crea subito chilometri di coda. Il vantaggio dell’ora di permesso chiesta e ottenuta a fatica svanisce e l’irritazione cresce.
Si sommano così le principali condizioni oggettive (elevata congestione) e soggettive (stanchezza fisica, nervosismo e distrazione) che determinano un incidente stradale.
Si  tenga presente inoltre un  fatto solitamente non preso in debita considerazione: il sole, ormai basso, è ancora “forte” e  crea fenomeni di fastidio e di abbagliamento: di fatto concorre a favorire distrazioni e tamponamenti, che, pur piccoli, creano  a loro volta un effetto valanga sulla congestione.

Consigli utili
 
Attenzione quindi a partire il venerdì nel tardo pomeriggio, in particolare nei due mesi di giugno e di luglio. Meglio partire la sera,  dopo una (leggera) cena, o il sabato mattina, dopo un buon sonno.  “Certo –  dirà qualcuno –  ma così perdo il tramonto in spiaggia …”. Vero, ma è questo uno dei modi più efficaci per togliere il triste primato alla diciottesima ora dei caldi venerdì estivi.

 

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