Economia

Da McDonald's arriva il cassiere con il chip

Totem digitali per pagare il Big Mac: entro il 2018 sostituiti 5.500 addetti

Azimov atterra sul pianeta Hamburger. Già, perché se non proprio con la robotica 3.0, McDonald's sta per avviare la propria rivoluzione tecnologica. A vantaggio - pare - dei clienti. E - sicuramente - a spese di chi ci lavora. Nel caso specifico, i 2.500 cassieri che entro dicembre dovranno lasciare spazio ai chioschi digitali, grazie ai quali sarà possibile pagare il Big Mac o il pollo fritto. Per altri tremila dipendenti alle casse, è prevista la sostituzione nel corso del 2018. Il destino di questi lavoratori? Nella migliore delle ipotesi, il personale rimosso sarà reimpiegato in altre mansioni. Competenze personali e professionali permettendo.

Le foto che già circolano immortalano i totem che consentiranno di saldare gli ordini fatti: ricordano vagamente un bancomat, o le vecchie postazioni telefoniche che si trovavano una volta in metropolitana, e hanno un accattivante tricolore italiano sul display su cui campeggiano le diciture in inglese «ordina e paga qui, veloce e facile». Al momento non è ancora stato reso noto se e quando l'esperimento verrà esteso ai 530 ristoranti presenti nel nostro Paese, dove potrebbe però sorgere subito una complicazione legata all'ancora largo utilizzo del contante, non accettato dai digital kiosk.

Un dettaglio di cui Wall Street, dove il titolo McDonald's ha guadagnato nell'ultimo anno oltre il 25%, certo non si preoccupa. Conta, semmai, il miglioramento della redditività derivante dall'introduzione dei sistemi automatici di pagamento che permettono al mondo della ristorazione di non dover sottostare agli adeguamenti salariali previsti dalla legge Usa. Entro il 2018, infatti, le paghe orarie dovranno salire dagli attuali 7,25 a 18 dollari.

Era almeno da sei anni che il gruppo Usa progettava di sostituire i dipendenti con i computer. E il salto tecnologico non è ancora finito. Entro fine anno, sarà possibile effettuare le ordinazioni via pc in 14mila punti vendita.

RPar

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