Reporter Day

L'entusiasmo contagioso del Reporter day: due vincitori saranno cronisti in prima linea

Premiati i progetti sui desaparecidos del Centro America e i villaggi del Niger. Ma altri tre saranno realizzati in crowfunding. Sono 13 le menzioni d'onore

Federico Vespignani e Alessandro Tesei
Federico Vespignani e Alessandro Tesei

Due vincitori assoluti, tre reportage che verranno finanziati con il crowdfunding, quattro storie da realizzare, ben 13 menzioni d'onore e centinaia di partecipanti. I numeri del Reporter Day sono questi. E disegnano il successo di un evento che ha avuto il pregio di dimostrare come «il giornalismo in prima linea» sia vivo. Ieri pomeriggio, nella cornice della Fabbrica del Vapore di Milano, sono stati premiati i vincitori del primo talent per reporter promosso da IlGiornale.it e da Gli Occhi della Guerra. A portare a casa il sogno di veder finanziato e pubblicato il proprio reportage sono Federico Vespignani e Alessandro Tesei, capaci di distinguersi tra oltre 650 candidati e 150 finalisti. «Le loro proposte - commenta Fausto Biloslavo, uno dei giurati - hanno avuto il pregio di essere ben strutturate, complete e multimediali. Ora sta a loro dimostrare sul campo che abbiamo fatto bene a premiarli». Federico andrà in Centro America a raccontare «I desaparecidos del Triangolo del Norte», mentre Alessandro affronterà i villaggi del Niger dilaniati da corruzione, gruppi armati e povertà. «Non mi aspettavo di vincere spiega Federico Per me è un'occasione enorme poter raccontare la storia di chi, cercando i desaparecidos, ogni giorno si relaziona con la morte». Stupito della vittoria anche Alessandro: «Il grande merito del Reporter Day è aver dato piena dignità a chi è ancora nel limbo degli aspiranti cronisti».

Selezionare i due vincitori non è stato semplice. «Le commissioni hanno dovuto discutere - spiega Domenico Ferrara, vice responsabile del Giornale.it - Tutte le proposte erano interessanti e molte meritavano di essere premiate». L'organizzazione ha deciso di offrire a tre reporter la via del crowdfunding: Edoardo Cigolini racconterà l'ascesa dell'Alt right americana, mentre Stefano Ciardi e Emiliano Biscotti affronteranno il mondo del narcotraffico a Medellin e nelle Filippine. Non solo. Verranno finanziati anche quattro storie più facili da realizzare: Marta Clinco indagherà le conseguenze della Brexit in Irlanda del Nord; Pierfrancesco Citriniti racconterà la storia di Sambuco, un Paese abitato quasi completamente da donne; Marco Toscanini si occuperà dell'Alzheimer, approfondendo la sofferenza e di chi vive assieme ai malati; mentre Tania Volobueva lavorerà sul «palazzo più pazzo del mondo», ovvero il suo, in cui s'intrecciano le situazioni più rocambolesche. Infine, 13 menzioni d'onore per chi si è conquistato il «premio della critica» con progetti che spaziano dalla guerra dell'acqua alla satira africana, passando per la crisi del Ghana fino al traffico di minori in Nepal.

A consegnare i premi, il direttore Alessandro Sallusti. «Oggi abbiamo dato una speranza a chi ama questo mestiere - ha detto alla platea - Chi di voi si è presentato qui ha dimostrato di essere tenace. Vi invito a non mollare». Il buon esito del Reporter Day è nei volti soddisfatti dei partecipanti. «La misura del successo - commenta Laura Lesevre, project manager degli Occhi - sta nelle parole di chi ci ha ringraziato per l'opportunità che gli è stata data». Entusiasmo. Ecco la parola chiave. Un entusiasmo che gli aspiranti reporter, i lettori e gli editori devono coltivare. «Serve una nuova generazione - chiosa Andrea Pontini, amministratore delegato del Giornale.

it - che sappia innovare, con la giusta follia positiva, per far sì che questo sogno continui».

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