Salute

Il computer «aggiusta» la colonna vertebrale

All'Humanitas di Milano grazie a un sistema che collega Tac, risonanza magnetica e angiografia si ottiene una «imaging» perfetta. Che consente l'assoluta precisione dell'intervento riducendo al minimo i rischi

Luigi Cucchi

Grandi progressi nelle più innovative tecnologie chirurgiche e di imaging. Sono state sviluppate con l'assistenza dei computer per ottenere la massima precisione negli interventi neurochirurgici spinali all'Istituto Humanitas di Milano, un ospedale ad alta specializzazione, centro di ricerca e sede di insegnamento universitario. All'interno dell'ospedale si curano i pazienti oncologici, quelli con malattie cardiovascolari, neurologiche, ortopediche. E' presente anche un centro oculistico, un Fertility Center e un Pronto Soccorso.

Il Neuro Center riunisce gli specialisti dedicati alla diagnosi e al trattamento delle diverse patologie neurologiche. Si distingue per le tecnologie avanzate e per l'approccio multidisciplinare degli specialisti. All'Humanitas si è tenuto un incontro scientifico coordinato da Maurizio Fornari, un pioniere della neurochirurgia, ben conosciuto in Europa e negli Stati Uniti per lo sviluppo dato alla neurochirurgia spinale informatizzata. A lui chiediamo di descriverci il contenuto di queste tecnologie che hanno destato grande interesse scientifico ed a quali interventi neurochirurgici possono essere applicate.

«Abbiamo organizzato sedute operatorie contemporanee in tre sale per dimostrare nelle diverse patologie l'efficacia di queste metodiche», spiega Maurizio Fornari, responsabile della neurochirurgia all'Humanitas. «Impiegando in modo collegato in un sistema la Tac, la risonanza magnetica e l'angiografia, si ottiene una imaging perfetta che consente l'assoluta precisione dell'intervento. Queste nuove tecnologie serviranno ai giovani neurochirurghi e chirurghi ortopedici per operare riducendo i rischi ed i lunghi tempi di apprendimento necessari quando si parla di patologie degenerative che coinvolgono i dischi vertebrali e i tumori midollari».

La correzione delle patologie degenerative che coinvolgono i dischi vertebrali in particolare nell'anziano rappresentano la nuova sfida della neurochirurgia. Il processo di curvatura della colonna inizia già dopo i 40 anni a causa dei fenomeni degenerativi che coinvolgono i dischi intervertebrali e le vertebre stesse.

«Con il passare degli anni si riducono le fisiologiche curvature della colonna vertebrale che può presentare nella parte dorsale una curvatura superiore ai 35 gradi. Questa patologia (ipercifosi) che coinvolge i dischi vertebrali, può derivare da malattie degenerative come l' artrosi, da problemi dello sviluppo, dall'osteoporosi, da traumi. La maggior parte dei casi di cifosi appaiono lievi e richiedono solo un monitoraggio di routine.

Nei casi più gravi, fortemente debilitanti, dolorosi, che possono provocare difficoltà respiratorie e nella digestione, irregolarità cardiovascolari, compromissione neurologica, il trattamento conservativo non è più sufficiente e risulta necessario ricorrere all' intervento chirurgico di fusione spinale, che può ripristinare correttamente il naturale angolo di curvatura». La fusione tra immagini virtuali e dinamiche della colonna con risonanza magnetica acquisite prima dell'intervento e immagini statiche di tac durante l'intervento rappresenta una tecnica d'avanguardia mondiale nell'ambito della chirurgia dei tumori midollari. Questa innovazione è stata oggetto all'Humanitas di uno studio che apparirà sul prossimo numero della rivista scientifica americana Neurosurgery.

«Per ripristinare l'equilibrio di una colonna negli anziani affetti da patologia degenerativa precisano i neurochirurghi dell'Humanitas - abbiamo studiato protesi in titanio simili a gabbiette da inserire nel disco vertebrale per ripristinare lo spazio intervertebrale e il corretto diametro tra le vertebre, ottenendo così il riallineamento della colonna». L'ipercifosi è considerata, insieme alla debolezza muscolare e all'osteoporosi, una delle principali cause di caduta e disabilità degli anziani, con ripercussioni sulla qualità della vita. Prima di riuscire a fondere le immagini di Tac e Rmn, si ricorreva a sequenze preregistrate di risonanza della colonna del paziente oppure alla Tac che da sola non forniva la precisione necessaria per il trattamento dei tumori spinali Queste tecnologie che si applicano con grandi risultati anche per l'equilibrio delle curve della colonna, (sagittal balance) rappresentano una nuova strategia indicata e diffusa dal più importante ortopedico spinale d'Europa, il dottor Jean Charles Le Huec di Bordeaaux, presente all'incontro tenutosi all'Humanitas.

Un nuovo capitolo della storia della neurochirurgia sta per essere scritto.

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