Cultura e Spettacoli

Bufera su Alessandra Amoroso: "Senza cinture nella videoclip"

La cantante è stata accusata dalla SAPS (Associazione Amici Sostenitori della Polizia Stradale) di non aver indossato le cinture di sicurezza nel video di "Comunque andare"

Bufera su Alessandra Amoroso: "Senza cinture nella videoclip"

Alessandra Amoroso è finita nella polemica: la cantante è stata accusata dalla SAPS (Associazione Amici Sostenitori della Polizia Stradale) di porsi come cattivo esempio per i suoi giovani fan.

Il motivo? La Amoroso nella videoclip del brano "Comunque andare" si mostra alla guida senza cintura di sicurezza. L'accusa arriva dal presidente della SAPS Giordano Biserni: "64.532.299: non è il numero telefonico di Alessandra Amoroso - si legge in una nota diffusa mercoledì 12 luglio - ma quello delle visualizzazioni del suo video (al momento in cui scriviamo) con il quale la brava cantante ci delizia con il suo 'Comunque andare'. Una bella canzone. Però cara Alessandra da lei non ci aspettavamo che nei 3 minuti e 42 secondi del suo video ci apparisse come conducente senza indossare le cinture di sicurezza, ma poi anche come passeggera sia nel sedile anteriore che in quello posteriore. Inutile dirle che le cinture sono obbligatorie anche lì, davvero sa...?".

E ancora: "Chi ha curato la sceneggiatura del suo simpatico video ha commesso un grave errore comunicativo capiamo le esigenze dello spettacolo ma non possiamo rinunciare alle esigenze comunicative della 'sicurezza' specie per tanti giovani suoi fan. Per farla breve, cara Alessandra lei è libera di 'Comunque andare' ma per cortesia vada in auto con le cinture allacciate perché altrimenti canterà anche bene, ma comunicherà ai suoi giovani fan molto male e per 64.491.091 di volte". Ma se da una parte Alessandra Amoroso è stata investita dalle polemiche, c'è anche chi prende le sue difese. Come fa notare il Secolo XIX, la cantante ha scelto per la clip un’auto d’epoca: una Cadillac. Per questo, l’obbligo delle cinture di sicurezza non sussiste. Non in Italia, secondo le normative vigenti.

Il Secolo XIX riporta anche le dichiarazioni di Max Bottoli, presidente nazionale dell’Mg Car Club Italia: "L’articolo 72, comma 2 del Codice della Strada del ’92 è chiaro: 'L’obbligo di installazione anteriore e posteriore si riferisce alla categoria M1. Ovvero le auto immatricolate dopo il 30 giugno 1976. Per le auto d’epoca antecedenti al giugno 1976 non c’è alcun obbligo'. Le legge puntualizza anche che non sono obbligatorie le cinture per modelli non predisposti, con gli specifici punti d’attacco aventi le caratteristiche indicate".

Stando a questa precisazione, quindi, Alessandra Amoroso sarebbe perfettamente in regola, lei per il momento non ha ancora risposto alle accuse.

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