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Charlie, l'esperto Usa lunedì a Londra per visitare il piccolo

L'esperto di malattie mitocondriali statunitense, Michio Hirano, visiterà Charlie a Londra lunedì prossimo. Il giudice potrebbe pronunciarsi sulle sorti del bimbo il prossimo 25 luglio

Charlie, l'esperto Usa lunedì a Londra per visitare il piccolo

La vita del piccolo Charlie Gard resterà appesa ad un filo fino al prossimo 25 luglio. Dovrebbe essere questa, infatti, secondo quanto riferiscono i media inglesi, la data in cui il giudice dell’Alta Corte di Londra, Nicholas Francis, si pronuncerà definitivamente sul caso del piccolo Charlie.

Nel frattempo il destino del bimbo è nelle mani di Michio Hirano, il medico del Presbyterian University Hospital di New York, responsabile della Divisione dei disordini neuromuscolari nel dipartimento di neurologia della Columbia University ed esperto della malattia mitocondriale che affligge Charlie, che ieri, in collegamento video da New York, ha illustrato al giudice i dettagli del trattamento al quale intende sottoporre il bimbo di undici mesi.

Sarà lui, infatti, dopo aver visitato di persona Charlie, a dover convincere i giudici e gli specialisti del Great Ormond Street Hospital che la terapia sperimentale messa a punto per il bimbo dall’equipe di medici provenienti da Stati Uniti, Italia e Spagna abbia qualche possibilità di successo.

Per questo nell’udienza di oggi il giudice ha stabilito che Hirano dovrà partire nel fine settimana alla volta di Londra, per esaminare personalmente le condizioni di Charlie. Il medico visiterà Charlie nella giornata di lunedì 17 luglio, mentre martedì 18 luglio l’esperto americano dovrà confrontarsi con i medici dell’ospedale pediatrico dove il piccolo è ricoverato e con altri specialisti. Ciò che i medici diranno nell'incontro verrà trascritto dettagliatamente e consegnato nelle mani del giudice. È proprio sulla base di questo resoconto, infatti, che Nicholas Francis prenderà la sua decisione finale.

Anche durante l'udienza di oggi, tuttavia, non sono mancati i momenti di tensione. “È nostro figlio!”, ha urlato il padre di Charlie Gard, secondo quanto scrive il Daily Mail, quando i legali del Great Ormond Street Hospital hanno chiesto al giudice di escludere i genitori dalla riunione perché i medici non avrebbero potuto parlare “liberamente” in loro presenza. Il giudice ha scelto però di consentire alla mamma, Connie Yates, di assistere all'incontro dopo che gli avvocati della famiglia Gard hanno puntualizzato che la donna è a conoscenza di tutti i dettagli sulle condizioni di Charlie, al pari degli specialisti.

Non potranno essere, invece, presenti all’incontro, gli avvocati delle parti.

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