Economia

Telecom, Vivendi fa posto a Genish

Potrebbe essere super-consulente di de Puyfontaine. Torna l'ipotesi di vendere a Orange

Telecom, Vivendi fa posto a Genish

Telecom e Mediaset in gran spolvero ieri in Borsa dove hanno messo a segno un rialzo superiore al 2%. Il mercato sta guardando con attenzione rispettivamente alla controllata (con il 23,85) e alla partecipata (con il 29% circa) di Vivendi in attesa delle prossime mosse del gruppo francese.

Al momento un cambio al vertice di Telecom appare tuttavia difficile, anche per il superbonus da 40-50 milioni che la stessa società dovrebbe pagare all'ad Flavio Cattaneo in caso di licenziamento». Vivendi punterebbe quindi a porre uno dei suoi manager, Amos Genish, in un ruolo chiave per esercitare maggiore influenza sul vertice. Secondo Reuters i rapporti tra il capo azienda di Telecom e l'azionista di riferimento sono tesi dopo che Cattaneo si è scontrato con il governo sulla strategia per la banda ultralarga. «In un modo o nell'altro, i francesi vogliono dare un ruolo a Genish» ha detto un analista a Reuters. Genish è il responsabile del settore «convergenza» di Vivendi ma è stato anche a capo di Vivo, il gestore di Telefonica in Brasile, ed è il fondatore della società brasiliana Gvt.

Non è ancora chiaro quale posizione Genish sarà chiamato a ricoprire senza che scatti per Cattaneo il diritto a chiedere la buonauscita: la strada è molto stretta. Tra le ipotesi c'è quella di «superconsulente» del presidente Arnaud de Puyfontaine, ad di Vivendi e uomo di fiducia di Vincent Bollorè, a sua volta patron e primo socio della società francese.

L'obiettivo sarebbe trovare una soluzione entro la fine del mese quando, il 27 luglio, ci sarà il cda per la presentazione dei conti semestrali, che dovrebbero essere buoni. Comunque sia il contratto di Cattaneo prevede che possa lasciare la società con il superbonus in tasca anche nel caso gli vengano tolte alcune deleghe. Il primo obiettivo di Vivendi sarebbe infatti stato quello di nominare Genish direttore generale. Ma la casella è già occupata dallo stesso Cattaneo. In caso di ribaltone, in lizza per il rimpasto ci sarebbero anche l'ex ceo e presidente di Telecom, Franco Bernabè, e il vice presidente di Tim, Giuseppe Recchi, a cui potrebbero essere conferiti più poteri. Difficile comunque interpretare le strategie di Vivendi che in Telecom, sembra replicare la confusione che ha portato allo scontro con Mediaset. Al punto che c'è chi sostiene che alla fine i francesi potrebbero vendere la partecipazione in Telecom ad Orange.

In questo caso però sarebbe difficile procedere a un accordo con Open Fiber (Enel e Cdp) come vorrebbe il presidente della società della rete Franco Bassanini - che è stato visto a cena con Franco Bernabè - per la realizzazione, in comune con Telecom della rete in fibra ottica. L'asset più appetibile è infatti proprio la rete. Quanto alla guerra in corso tra Vivendi e Mediaset, secondo indiscrezioni, un cambio al vertice di Telecom potrebbe portare un manager più «flessibile» anche al fine di cercare di ammorbidire la maxi-causa da 1,8 miliardi intentata da Fininvest-Mediaset, dopo il voltafaccia dei francesi sull'acquisto di Premium.

L'offerta potrebbe essere un accordo per la condivisione dei diritti sulla serie A tra la stessa Premium e Telecom e una più stretta alleanza tra Tim e Mediaset.

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